Tuffarsi senza paracadute negli anni Quaranta e Cinquanta, rendere omaggio con leggerezza e ironia a Nat King Cole, Frank Sinatra e Cole Porter, ma senza dimenticare Fred Buscaglione, Renato Carosone, Alberto Rabagliati e Natalino Otto. E’ una miscela contagiosa quella di Ray Gelato che non perderà certo di vista i suoi The Giants. Si tratta ovviamente di un gradito ritorno, ma il sassofonista inglese non nasconde che non vedeva l’ora di tornare sul palco visto che ogni suo concerto è un affascinante happening con il pubblico: il CastelbuonoJazzFest è una delle prime occasioni post covid e il sassofonista inglese è atteso per domani sera (venerdì 20 agosto) alle 22 in piazza Castello nel comune madonita. Raymond Keith Irwin è nato a Londra nel 1962 ma suo padre è del New Jersey e la nonna di Salerno: Gelato è il suo nome d’arte, il gessato anni Quaranta, la sua divisa; e i suoi brani mescolano swing, blues e rock’n’roll. Il suo repertorio schiaccia l’occhio a Louis Prima e Dean Martin, ma ci sono pezzi a cui non rinuncia, come “Volare” a “Baciami piccina” a “Buonasera signorina”. Tra una canzone e l’altra suonata con la sua orchestra, ci saranno gag, battute, ricordi. “E’ inutili che tutti mi chiedano cosa ricordo della mia infanzia – ride mr. Swing -; io sono cresciuto a Londra come un qualsiasi ragazzino inglese, ho amato la musica sin da piccolo e della nonna di Salerno non ricordo molto. Ma qualcosa deve essermi rimasto dentro se amo tanto l’Italia, i piatti italiani, lo stile italiano: c’è una fiammella dentro, difficile da spegnere”. Swing e jump jive, perché? “Perché abbiamo bisogno di leggerezza – con quel suo piglio da crooner, ormai di casa al Blue Note come ad UmbriaJazz -, perché la vita è difficile e noi dobbiamo farcela pesare il meno possibile. Ho passato il covid chiuso in casa come tutti, ma avevo il sax e ho preparato il mio nuovo progetto discografico che sarà pronto in autunno”.
Domani sera sarà anche conferito il premio “Paladino di Sicilia” all’imprenditore Giuseppe Condorelli, amministratore delegato della famosa industria dolciaria di Belpasso. . Ingresso: 5 euro con green pass. [email protected]
Sabato al Castelbuono Jazz fest tocca al Sade Mangiaracina trio, e domenica si chiude con il concerto degli allievi della masterclass di II livello tenuta da Tantillo, Di Liberto e Giambruno e la consegna del Premio Marco Tamburini 2021.
Il Castelbuono Jazz Festival è diretto da Angelo Butera e promosso dagli assessorati al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Siciliana, dall’Assemblea Regionale Siciliana, dai Comuni di Castelbuono, Pollina e Campofelice di Roccella, dal Museo Mandralisca di Cefalù, ENIT e l’Ente Parco delle Madonie.
Info e prenotazioni:
Ufficio turistico di Castelbuono 0921 671124
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