Come possono stare insieme questi due termini così lontani a livello di significato?

Su cosa sia e su cosa rappresenti il calcio negli ultimi anni sono state scritte pagine e pagine. Forse però non tutto è stato detto. Possibile? Sì perché se è vero che il calcio è stato giustamente associato a concetti quali solidarietà, fratellanza, amore, passione e rispetto delle regole, non siamo sicuri che sia stato associato anche a territorio. Territorio? Come potrà mai legarsi con questa parola, il cui significato è lontano anni luce rispetto a quello che vede il pallone come assoluto protagonista su di un campo verde ben curato? Può, perché il calcio può aiutare a far conoscere un territorio. Nella sua veste di slogan pubblicitario ad esempio ha fatto conoscere ai non britannici una città come Leicester. Ovviamente tutto ciò è stato possibile grazie all’incredibile impresa di Ranieri, che ha portato le Foxes a vincere la Premier League. Era il 2016 quando l’allenatore italiano si superava scrivendo non una semplice storia bensì una favola che rimarrà in eterno, come in eterno rimarrà la statua a lui dedicata. Se visiterete l’ormai conosciuta Leicester non potete certo perdervela! E non potete nemmeno perdervi un altro breve ma intenso racconto che stavolta non ha per protagonista una squadra di Premier League quanto una ex di Serie A. Curiosi di scoprire di quale si tratta? Nel prossimo paragrafo avrete la risposta.

Il Chievo di Del Neri: un fenomeno calcistico rimasto indimenticato  

E dopo avervi parlato del Leicester, è giunto il momento di menzionare il Chievo Verona. Non per i fatti recenti che lo hanno visto sparire dai palcoscenici del pallone che conta, ma per il legame che stiamo analizzando tra calcio e territorio. Non esageriamo quando sosteniamo che il Chievo Verona dei tempi in cui comandava la Serie A e perdeva i play-off di Champions League con le sue gesta ha fatto conoscere questa piccola frazione facente parte della famosissima città di Romeo e Giulietta. Una bella pubblicità per il territorio e per una squadra che nel 2001-2002 ha stupito chiunque. Peccato che circa 20 anni fa i siti scommesse bonus senza deposito non erano ancora così in voga altrimenti gli scommettitori li avrebbero utilizzati per puntare sulla squadra di Del Neri. Sì perché all’epoca a dare fiducia a Perrotta, Luciano, Corini, Manfredini e compagni non ci si sbagliava quasi mai! Come ci manca quel calcio in cui tutto era possibile, così come ci mancano i gialloblù che ci hanno stregato durante la stagione 2001-2002.

Il Real Cefalù e un interessante progetto di marketing territoriale

Calcio e territorio vanno a braccetto anche quando ci sono di mezzo squadre che non disputano la massima divisione professionistica di un campionato nazionale. Questo è il caso del Real Cefalù, squadra di calcio a 5 che milita in Serie A2 e che desidera far conoscere la sua città e i suoi dintorni. Come? Attraverso un’iniziativa di marketing territoriale ben mirata. Il brand Cefalù: Visita, Gusta, Ama sarà visibilissimo sulle maglie dei giocatori così da sponsorizzare questo luogo ricco di fascino, che almeno una volta nella vita meriterebbe di essere visitato. Per spingere ancora meglio questa iniziativa verranno distribuiti a coloro che si presenteranno al palazzetto una sorta di volantino con tanto di numero di telefono da chiamare. Calcio a 11 o calcio a 5 non importa, perché entrambi si sposano davvero bene con la parola territorio.

Cosa fece il Padova quando salì in Serie B?

Quando il Padova salì in Serie B – era la stagione 2018-2019 – decise di darsi da fare per far conoscere la città. E lo fece attraverso un blog, che ai tempi dell’Internet 2.0. se ben congeniato può fare la differenza, e anche attraverso i miglioramenti dello stadio Euganeo. Miglioramenti che nel 2020 hanno visto la Curva Sud cambiare quasi completamente volto. Ampliandola e ammodernandola si è deciso di spingere l’acceleratore verso il futuro, ospitando più persone all’interno di una struttura ormai di nuova generazione.