Ospedale di Petralia Sottana

Le richieste avanzate in Assessorato e in Azienda, in merito al rilancio post-Covid, dell’Ospedale di Petralia, si sperava avessero un pronto riscontro. Invece si registra che dalla chiusura del reparto Covid, per la mancanza di Anestesisti, ormai rimasti solo due unità a garantire la presenza H24, non sono potute riprendere le attività chirurgiche. Ma contrariamente ad ogni logica, l’Assessorato o la cabina di regia Commissariale, ha riattivato 4 posti di Terapia Intensiva Covid, pur essendo consapevoli che su questi posti di terapia intensiva mai attivati nel periodo Covid, la stampa ha ampiamente polemizzato. Perché di fatto per una terapia intensiva, oltre alle apparecchiature tecnologiche, servono gli Anestesisti. Ma per penalizzare maggiormente questa struttura, si è ritenuto di inviare i Chirurghi, di nuovo presso il Pronto Soccorso. Perché le menti pensanti che ci dirigono, hanno ritenuto opportuno, anziché cercare di trovare degli anestesisti per far ripartire l’attività chirurgica, togliere i chirurghi dalla chirurgia, per inviarli al pronto soccorso, visto che non possono operare per mancanza di anestesisti. Hanno preso con una fava, due piccioni, (a buon intenditore poche parole), lasciando il territorio, con un reparto Covid chiuso, senza una chirurgia. Ma senza un criterio, attivando 4 posti letto di Terapia Intensiva.

Ci siamo sempre sforzati di capire e condividere, le strategie di una regia che spinta dell’emergenza pandemica ha sconvolto gli assetti aziendali, ma riteniamo improprio e non condivisibile, la scelta di attivare 4 posti letto di terapia intensiva, oltre all’invio dei medici chirurghi al pronto soccorso, mentre riteniamo indispensabile reperire delle figure di anestesisti e ripartire con l’attività chirurgica. Per le motivazioni esposte si chiede un incontro con SS.LL. al fine di affrontare la problematica Ospedale Petralia.