L’Assessorato per l’Economia della Regione siciliana, dopo che i diversi Assessorati hanno completato le analoghe operazioni, con decreto della Ragioneria Generale, ha esitato una seconda tranche di 1,8 mld € del riaccertamento ordinario per l’esercizio 2020. Ad oggi ammontano quindi a 3,2 mld € le risorse in cassa divenute disponibili per immediati pagamenti ad enti, imprese e persone.

 

Si tratta di un adempimento obbligatorio a seguito del recepimento del D. Lgs. N. 118/2011, che l’ARS ha improvvidamente effettuato nella scorsa legislatura, senza i necessari adattamenti alla struttura contabile della Regione (con un bilancio triennale di 90 mld € circa) e purtroppo ad oggi non modificabile se non d’intesa con il Ministero dell’economia.

 

Secondo questa normativa gli Enti (dal più piccolo comune alla Regione con le medesime regole) prima di rendere disponibili i pagamenti, devono annualmente provvedere al riaccertamento dei residui (operazione che riguarda decine di migliaia di partite), verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento.  Al compimento del riaccertamento, la reimputazione degli impegni è quindi effettuata incrementando, di pari importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell’entrata degli esercizi successivi, la copertura delle spese reimputate.

 

Dei residui, al 31 dicembre 2020, formatisi da impegni assunti nel corso dello stesso esercizio per complessivi 3.3 mld €, a seguito dell’analisi da parte dei competenti uffici regionali, sono oggi resi disponibili quasi integralmente, residuando soltanto circa 100 mln € del Dipartimento infrastrutture che saranno definiti entro qualche giorno.

 

Secondo gli impegni assunti, – dichiara l’Assessore per l’Economia – il riaccertamento dei residui passivi per l’esercizio 2020 è stato definito questa settimana. Consegnati i documenti contabili (sino a qualche giorno fa) dai diversi Assessorati, il Dipartimento della Ragioneria ha provveduto tempestivamente alla chiusura del riaccertamento: dapprima con una tranche da 1,4 mld € (sbloccati da gennaio a luglio) ed adesso con ulteriori 1,8 mld € a favore di enti, imprese e persone. Si può adesso procedere speditamente alle liquidazioni.”

 

“Paghiamo tutti – sottolinea l’Assessore Armao – una scelta sbagliata della precedente legislatura che, attraverso la Riforma della contabilità regionale ormai pronta per il Parlamento, il Governo Musumeci conta di modificare con le forze politiche che lo vorranno, cercando di recuperare margini di autonomia svenduta da chi ci ha preceduto dimostrando a Roma che la Regione siciliana, con le funzioni che in altre parti d’Italia svolge lo Stato, non può dare le dovute risposte a cittadini ed imprese con le stesse regole previste per il comune di Morterone (il più piccolo d’Italia, 29 abitanti).“

 

La definitiva digitalizzazione – conclude – delle procedure della Ragioneria, che ringrazio per l’impegno, contribuirà ulteriormente allo snellimento delle procedure, già entro la fine dell’anno.