Attualità

TecnoCasa, analisi dei mutui in Sicilia

In Sicilia il 96,7% dei mutui è erogato a persone di origine italiana
Il 29,7% dei mutuatari siciliani si trova nella fascia più bassa, tra 18 e 34 anni
Un’indagine completa sul settore dei mutui ipotecari deve prendere in esame anche il profilo socio-demografico di coloro che sottoscrivono i finanziamenti. L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, dopo aver analizzato il prodotto, si concentra ora sui soggetti per comprendere quali sono le caratteristiche di coloro che si muovono sul mercato in un contesto economico sempre più sfaccettato.
La rilevazione, riferita all’anno 2020, prende in esame parametri quali area di provenienza, localizzazione in cui è avvenuta la stipula, età anagrafica e professione di tutti coloro i quali hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.
AREA DI PROVENIENZA
In Sicilia vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti il 96,7% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 2,3% è rappresentato da cittadini europei e 1,0% è rappresentato da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani.
Fonte: Kiron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa
ETÀ ANAGRAFICA
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo in Sicilia nel 2020 è 41,4 anni.
L’analisi per fasce d’età mostra che il 29,7% della popolazione ricade nella fascia più bassa, 18 – 34 anni; il 37,0% ha un’età compresa tra 35 e 44 anni; il 22,0% ricade nei 45 – 54 anni; il 9,3% si colloca nella fascia 55 – 64 anni; il 2,0% ricade nella fascia più alta, 65 ed oltre.
PROFESSIONE
Dall’analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’84,4% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte dell’8,6% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 4,1% di lavoratori a tempo determinato.

 

redazione

Recent Posts

Smartphone, da oggi può costarti il posto di lavoro | Valanga di licenziamenti in arrivo: ecco a che cosa devi fare attenzione

Un episodio accaduto a un dipendente accende i riflettori sull’uso di WhatsApp: anche una chat…

1 ora ago

Sicilia incoronata Regione europea della gastronomia: un trionfo di sapori e tradizioni

La Sicilia conquista il titolo di Regione europea della gastronomia: un riconoscimento che valorizza i…

1 ora ago

“Questo prodotto è stato contaminato”: supermercati, scatta l’allarme ortaggi | Ecco quali dobbiamo evitare

Attenzione a non consumare questi ortaggi dal supermercato: cosa sta succedendo, i dettagli e le…

4 ore ago

“PELLET ABOLITO”: Ultim’ora, arriva la mossa anti-inquinamento | Addio risparmio a favore dell’ambiente

Pellet abolito: la notizia che fa tremare chi aveva installato gli strumenti di riscaldamento alternativi…

6 ore ago

Arancina, la migliore di Palermo la mangi solo qui | Tutte le altre sono imitazioni: file lunghissime davanti al negozio

Sei in vacanza a Palermo e vuoi assaggiare l'arancina più buona di tutta l'Isola? Mettiti…

10 ore ago

Pensioni, cambia il giorno dell’accredito mensile | “Rivoluzione epocale”: dal prossimo mese non sarà più il 1º

Come mai questi pensionati non riceveranno la pensione il primo del mese? Facciamo chiarezza in…

12 ore ago