Società

Asp Palermo, Cgil, no alla riduzione a 29 del numero degli psicologi e al ridimensionamento dei consultori

Asp Palermo, no alla drastica riduzione del  numero dei dirigenti psicologi del dipartimento Salute della famiglia. A chiederlo è la Fp Cgil Palermo  dopo aver preso visione  dell’ultima dotazione organica dell’Asp Palermo che riduce a 29 il numero degli psicologi mentre  conferma il numero delle altre figure professionali, ovvero  38 ginecologi, 43 ostetrici, 42 assistenti sociali.
“Tale ridimensionamento  snatura il Consultorio nella sua essenza di servizio sociosanitario integrato di base con competenze multidisciplinari, penalizzando in particolare l’area degli interventi a carattere psicologico, oggi sempre più richiesti in risposta al  grave disagio conseguente alla pandemia da Covid-19”, afferma la segretaria Cgil Palermo Anna Maria Tirreno in una nota  inviata alla direzione Asp Palermo e al dipartimento Famiglia della Regione siciliana.
“Mentre nella dotazione organica del dipartimento Materno infantile del 2017 era previsto un numero complessivo di 36 dirigenti psicologi (di cui 33 assegnati ai consultori familiari e 3 alla Uos adozioni e affidamento familiare) – prosegue Anna Maria Tirreno – l’ultima dotazione organica prevede per l’intero dipartimento Salute della Famiglia soltanto 29 dirigenti psicologi, che dovrebbero fare fronte non solo alla copertura dei 40 consultori  familiari previsti e della Uos adozioni e Affidamento familiare-genitorialità ma anche  all’espletamento dei compiti istituzionali concernenti la funzione violenza di genere (codice rosso)”.
Gli psicologi del dipartimento Salute della Famiglia, insieme alle assistenti sociali,  garantiscono anche le attività previste dal protocollo inter istituzionale  delle attività dell’equipe contro l’abuso e il maltrattamento ai minori  e quelle del centro Armonia.
“Attualmente, nei 20 consultori familiari di Palermo – aggiunge la segretaria Cgil Palermo Tirreno – sono in servizio solo 8 psicologi che, in integrazione con gli assistenti sociali, oltre a svolgere  il lavoro istituzionale previsto dalla normativa (percorso nascita, Ivg,  consulenze individuali, di coppia e familiari, di sostegno, prevenzione e promozione della salute), devono rispondere agli incarichi sempre più numerosi provenienti dalle autorità giudiziarie con un conseguente aggravio del carico di lavoro”.
I tagli alla sanità pubblica negli ultimi anni hanno indebolito tutto  le strutture ospedaliere, nonché i consultori, e i pensionamenti hanno fatto il resto  depauperando le presenze di personale. “Col Pnrr – continua Anna Maria Tirreno – si spera che questo trend si modifichi e si capovolga la logica dei tagli con la politica degli incrementi di personale. Alla luce della gravità della situazione, chiediamo  di procedere al più presto all’utilizzo delle  graduatorie di mobilità e degli  incarichi a tempo determinato”.

Redazione

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