Territorio

Asp Palermo, nove sindacati bocciano la dotazione organica: “Gravi carenze in tutti gli ospedali”

Gravi carenze di organico e numero di medici e infermieri inadeguato all’utenza in tutti gli ospedali di Palermo e provincia. Un gruppo di nove sigle sindacali ha bocciato la nuova dotazione organica varata dall’Asp di Palermo e ha espresso tutti i malumori nel corso del confronto con l’assessore regionale Ruggero Razza. Anaao Assomed, Cgil Medici, Cgil Fp, Cimo, Fials-Confsal, Fvm Fials, Fesmed, Uil Medici, Fedirets-Direl, hanno evidenziato come i livelli previsti dall’azienda siano del tutto insufficienti. A questo si aggiunge la questione irrisolta del personale sanitario e amministrativo non stabilizzati che vengono obbligati ad andare in altre aziende.
Tra i problemi sollevati quello dei reparti di pronto soccorso nei presidi di periferia, gravati da trasporti secondari verso le strutture cittadine in caso di valutazioni specialistiche.
Inoltre la Geriatria dell’Ingrassia necessita di medici per garantire il turno h24, la pronta disponibilità, le attività ambulatoriali, il day hospital, mentre l’attuale proposta di 5 unità mediche in tutto, contro le 11 necessarie, è ritenuta insufficiente. Gravi carenze anche nelle Lungodegenze dell’Ingrassia, dell’ospedale Termini e in quello di Partinico. “I reparti di lungodegenza – scrivono le nove sigle – permettono la riduzione del numero di giorni di ricovero nei reparti di acuto sia di area medica che chirurgica e pertanto necessita di un ulteriore potenziamento e non di un taglio drastico del personale ad essi dedicato”.
E ancora, Gastroenterologia dell’Ingrassia, che copre il servizio 8-20 oltre che le reperibilità notturne e festive, “deve essere di almeno quattro unità e non due come previsto dall’attuale proposta”. Forti criticità anche nei Sert “con un psichiatra in meno, un internista in meno, un infettivologo in meno, quattro psicologi in meno”.
Relativamente al dipartimento di Diagnostica per immagini, per i presidi ospedalieri Civico di Partinico, Ingrassia di Palermo e Cimino di Termini Imerese, “il fabbisogno di personale medico appare sottostimato in riferimento ai parametri delle linee guida con valore percentuale del 17-18% rispetto valore massimo di 40%”. Inoltre nel complesso “non appare rispettato il rapporto del coefficiente numerico di 1,80 tra medici e infermieri e soprattutto nei Servizi di Radiodiagnostica (soltanto 5% rispetto al massimo previsto del 30% riferito ai reparti di degenza).

redazione

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