La Prima Sezione del TAR di Palermo – informa il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – con propria ordinanza ha respinto il ricorso cautelare promosso da Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., relativo alla emissione dei provvedimenti propedeutici alla realizzazione dell’imbocco della galleria carrabile di sfollamento di Via Pietragrossa, nell’ambito dei lavori del raddoppio ferroviario Ogliastrllo – Castelbuono.
Per il TAR, il ricorso – spiega il sindaco – non appare assistito da adeguato fumus boni iuris, poiché “… la nota del Sindaco che si assume lesiva…”, è riferita “…esclusivamente alla mancata adozione dell’ordinanza per la regolamentazione del traffico veicolare in corrispondenza delle opere di imbocco della rampa…” , e non ha “…natura di provvedimento conclusivo…” , bensì “…pone come condizione l’approvazione concordata di una variante al progetto definitivo che preveda l’eliminazione della galleria di sfollamento, per scongiurare presunti rischi in ordine alla stabilità degli edifici sovrastanti attestati nella relazione di consulenza esibita dal Comune di Cefalù”.
Per il TAR, oltretutto, parte ricorrente non è riuscita a dimostrare “… con la necessaria adeguatezza e linearità…” la conformità “…della localizzazione dei lavori da avviare rispetto al progetto definitivo ed esecutivo…”.
Il provvedimento del TAR – aggiunge il sindaco – rende giustizia ad una posizione, quella del Comune, assolutamente lineare, da sempre improntata al fattivo dialogo con Rete Ferroviaria Italiana e con le preposte Istituzioni, per la soluzione di una tematica, quella del rischio idrogeologico, che è reale, riguarda l’interesse della Comunità e mai è stata utilizzata in modo strumentale.”
Rimane incomprensibile come, dopo un lungo iter che pareva doversi concludere con l’individuazione di soluzione alternative, RFI abbia deciso di impuntarsi, al fine di realizzare una galleria di sfollamento che è opera assai rischiosa e che, oltretutto, è bene ricordarlo, non è quella prevista nel progetto definitivo approvato in Conferenza di Servizi.
Confidiamo – conclude – in una immediata ripresa del dialogo, perché possa definirsi, in via sollecita e in piena sicurezza, il percorso che deve portare alla realizzazione della nuova stazione sotterranea, a servizio della Città.
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