I componenti del direttivo del Gruppo Cronisti Siciliani dell’Unci si autosospendono dalla loro qualità di soci in segno di solidarietà nei confronti del tesoriere Daniele Ditta, al quale il collegio dei probiviri dell’Assostampa siciliana ha inflitto una censura e la sospensione per due mesi dall’attività sindacale, con un provvedimento sproporzionato e carente di motivazioni valide a giustificarlo.
Si tratta di un atto notificato alla vigilia della riunione del direttivo dell’Unci Sicilia, convocata ieri (15 giugno), con la quale occorreva esaminare la regolarità delle nuove iscrizioni e fissare la data per l’assemblea del soci che avrebbe dovuto rinnovare i propri assetti dirigenti. Un atto, dunque, che ha inciso sul regolare svolgimento dell’attività istituzionale del direttivo, che ha deciso di interrompere i propri lavori.
Esaminati gli atti del provvedimento adottato dai probiviri, i componenti del direttivo dell’Unci Sicilia ritengono le sanzioni inique e sproporzionate ai fatti contestati, inflitte per punire un’opinione espressa su Facebook in cui il dirigente sindacale aveva manifestato compostamente e legittimamente il proprio dissenso sugli indirizzi sindacali adottati dalla giunta regionale dell’Assostampa.
Il Gruppo Cronisti Siciliani dell’Unci esprime forte preoccupazione per provvedimenti che intendono punire la libertà di pensiero e di critica, manifestando un’inaccettabile deriva autoritaria e verticistica che attraverso l’abuso delle prerogative degli organi statutari intende limitare il confronto democratico colpendo il dissenso nei confronti dell’azione dell’attuale gruppo dirigente dell’Assostampa.