Ha fatto discutere l’iniziativa dell’Asp di Messina di aprire uno spazio dedicato al consumo di birra artigianale,come riporta il sito 98Zero, “per creare un motivo in più per ricevere la somministrazione del vaccino anti covid da parte dei giovani“.

“Come sperimentato in Israele, ospiteremo uno spazio dedicato ad una birra artigianale – dice il commissario emergenza Covid Messina, Alberto Firenze – Alla luce della riapertura in sicurezza delle attività commerciali del settore della ristorazione i ragazzi possono vedere i centri vaccinali anche come un’opportunità di ritrovarsi insieme, nel rigoroso rispetto delle regole, legati da un interesse comune. Nelle prossime settimane gli hub vaccinali accoglieranno anche altri generi di iniziative, eventi, momenti culturali e d’intrattenimento“. Il Commissario ad acta aveva anche spiegato che la birra sarà disponibile esclusivamente per maggiorenni, spiegando che l’occasione sarà utile a educare i ragazzi al consumo responsabile di alcol e ad effettuare alcoltest.

La prima a polemizzare è stata la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo: “Quella della birra a 50 centesimi nell’hub vaccinale per convincere i giovani a vaccinarsi mi sembra un’iniziativa fuori luogo e diseducativa, da un lato perché non credo siano questi i messaggi da far passare per motivare i giovani a compiere un gesto a tutela della propria salute e di quella della collettività e dall’altro perché in qualche modo così si rischia di legittimare e valorizzare l’uso dell’alcol, una delle piaghe che colpisce drammaticamente il mondo giovanile“. La Rocca Ruvolo annuncia l’audizione in commissione Salute del commissario per l’emergenza Covid di Messina “per avere tutti i chiarimenti necessari su questa iniziativa pubblicitaria lanciata, tra l’altro, in concomitanza con l’apertura delle prenotazioni agli over 16, mentre tutti noi sappiamo che l’alcol è vietato ai minori proprio per i danni che crea“.

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