“Ieri, giorno della Repubblica, Dice il sindaco Gandolfo Librizzi,si è consumato un gesto di grande valore simbolico: la donazione alla Biblioteca comunale, da parte del dott. Narciso Salvo di Pietraganzili, di un importante dossier archivistico di carattere storico-genealogico, elegantemente rilegato in pergamena, riguardante la famiglia Errante Baroni della Vanella.

Si tratta di un “processo nobiliare” preparato verso il 1830 da un Errante per essere ricevuto quale cavaliere di Giustizia nell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

L’Ordine prevedeva la dimostrazione di duecento anni di nobiltà per ciascun quarto degli avi paterni e materni. Preparate le carte, tuttavia non furono mandate mai a Napoli.

Il donatore ha ritenuto giusto che il “processo” trovasse una migliore collocazione nella Biblioteca Lancia di Brolo di Polizzi Generosa, trattando una famiglia tipicamente polizzana come gli Errante e le famiglie con cui contrassero alleanze matrimoniali (Cirillo, Pusateri, Porcari, Gagliardo,etc).

Ieri la consegna ufficiale.

Il solo impegno richiesto che la documentazione sia oggetto di studio e magari di una pubblicazione.

A nome dell’Amministrazione ho gradito e ringraziato del nobile gesto perché rafforza lo spirito di identità e la memoria di questa nobile, quanto antica, Città.”

P.S. Particolare davvero interessante. Tra le carte bollate per attestarne la veridicità, è emerso un timbro apposto nel 1766. Riportante la scritta “ Polizzii” al centro fa bella mostra di sé lo stemma araldico della Città: le 7 rose disposte nei tre ordini di gradi. Niente di nuovo sotto il sole. Si è sempre saputo che questo è l’emblema storico identificativo della Città. Ma una riflessione al riguardo, magari per avviarne l’effettivo ripristino, andrebbe fatta, proprio per far riemergere l’antichissima storia di cui siamo figli e che lo stemma della Città simbolicamente rappresenta in sommo grado.