La Cgil di Termini Imerese e la Fillea Cgil ritengono “grave” la bocciatura in consiglio comunale del piano triennale delle opere pubbliche. E fanno appello alle forze politiche “a trovare un’intesa affinché non si blocchi lo sviluppo del territorio termitano”.
Tra le opere messe in discussione, diversi interventi di decoro urbano, tra cui il rifacimento del belvedere, il teatro all’aperto Kalòs e opere di messa in sicurezza di aree a rischio idrogeologico e idraulico.
“Il piano triennale delle opere pubbliche è lo strumento fondamentale per definire la programmazione urbanistica e dello sviluppo della città – dichiarano la responsabile della Cgil Termini Imerese Laura Di Martino (foto) e il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Affinché il piano non sia una lista dei desideri, occorre una seria progettazione da parte del governo cittadino e una chiara visione di rilancio del territorio. Facciamo appello al senso di responsabilità del consiglio comunale. Lo scontro politico non può compromettere lo sviluppo del territorio e l’occupazione. Va trovata un’immediata soluzione per partecipare al bando per la rigenerazione urbana, che scade domani, tempo ultimo per accedere al primo finanziamento. Non si può perdere quest’ occasione e non si possono bloccare le opere in corso e già finanziate. Bisogna pensare alla valorizzazione e al rilancio del territorio termitano e il fattore tempo non può essere una variabile”.
Partendo da quanto accaduto a Termini Imerese, la Fillea Cgil Palermo lancia l’allarme sugli altri comuni della provincia perché “se non dovessero agganciarsi a questi finanziamenti, lascerebbero i loro territori in condizioni già incancrenite da tempo, impedendone lo sviluppo”.