in occasione dell’iniziativa “Crescere nella Legalità”, promossa dall’Istituto Comprensivo “Francesco Minà Palumbo” di Castelbuono e Isnello, ho avuto il grande piacere – scrive il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro – di conoscere Fiammetta Borsellino, figlia del Magistrato Paolo Borsellino. Mi ha fatto molto piacere ascoltare la sua testimonianza.
Ricordo molto bene, – continua – nonostante avessi appena 11 anni, le stragi mafiose del ‘92. Sono stati avvenimenti sconvolgenti che hanno turbato la serenità e cambiato la vita di tutti noi.
La violenza mafiosa – riflette il Sindaco – osò spingersi fino ad uccidere in modo feroce ed eclatante due servitori dello Stato, due Uomini Giusti, eroi della lotta alla mafia, insieme agli agenti della loro scorta. A noi, oggi e sempre, il compito di ricordare, di parlarne, di raccontare affinché le nuove generazioni sappiano, formino la loro sensibilità di cittadini onesti e consolidino la consapevolezza di ciò che è giusto e ciò che non lo è.
La mafia è prepotenza, arroganza. Mafioso è colui che assume atteggiamenti boriosi, “maffiusi”, per l’appunto, come li definì per la prima volta il Pitrè. Mafioso è colui che pretende di imporsi anche nei confronti delle Istituzioni, che nega il rispetto, prevaricando.
L’unico vero antidoto – conclude – per contrastare e sconfiggere ogni fenomeno mafioso è la Cultura. Ho voluto lanciare questo messaggio ai ragazzi delle nostre scuole: “Giovani, incuriositevi, ponetevi tante domande, ostinatevi nel trovare le risposte e soprattutto non siate mai indifferenti!”