A Roma per chiedere che i Comuni in salvaguardia gestiscano la risorsa idrica direttamente. L’ipotesi di abrogazione – spiega il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro – che circola in questi giorni in una bozza del DL semplificazioni, annulla il diritto delle comunità di provvedere da se nel gestire l’acqua che vedono sgorgare nei propri territori.
Con l’affidamento a soggetti industriali lontani dal territorio – continua – si verificherà un intemerato ritardo nella gestione ordinaria delle manutenzioni e di certo anche un aumento delle tariffe. I Comuni in regime di salvaguardia, cosi come prescrive la norma che oggi si vorrebbe abrogare, rispettano il principio del diritto di gestione autonoma. Per questo siamo a Roma, per incontrare il Presidente della Commissione Ambiente della Camera per chiedere, a nome di tutti i Comuni interessati, che tale diritto non venga abrogato. I consigli comunali – conclude Catanzaro – hanno deliberato, i cittadini stanno sottoscrivendo la petizione, adesso il Governo e il Parlamento ascoltino.
Foto i Sindaci di: Polizzi Generosa, Isnello, Santo Stefano Quisquina, Contessa Entellina e Villafrati
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