Anche a Petralia Sottana, grazie al Cai, cosi come oltre 100 associazioni ambientaliste vecchie e nuove e anche semplici cittadini hanno partecipato al flash mob uniti contro gli incendi , un unico evento diffuso su tutta l’isola.“Faciemu scrusciu”, partito un post di denuncia e sdegno su Facebook per gli incendi dolosi sui Monti Iblei, da parte di una guida escursionista che nel giro di pochi giorni ha fatto il giro del web, riportando l’attenzione sulla gravissima questione degli incendi dolosi in Sicilia.
Una vera e propria massa di cittadini indignati dal ripetersi puntuale degli incendi che in soli 5 anni
hanno mandato a fuoco quasi 112.000 ettari di bosco ed interfaccia, una devastazione senza precedenti, che accelera il processo di
desertificazione già in atto nell’Isola ed aggrava gli effetti del cambiamento climatico generale. Per non parlare dei rischi per l’incolumità dei cittadini, delle ripercussioni sul campo del turismo e del danno di immagine.

L’estate non è ancora giunta qui in Sicilia, la primavera è incerta, eppure stiamo già assistendo ai primi incendi, azioni piccole ma criminali, che bruciano via la Vita dal Suolo. Tra i tanti non si può non nominare lo scempio subito dalla Riserva Naturale di Vendicari qualche giorno fa: una larga parte del canneto è stata abilmente bruciata, proprio nel periodo di nidificazione di molte specie importanti (una su tutte il Pollo Sultano, specie minacciata)….e la stagione “rossa” deve ancora arrivare!
Chiediamo e ci muoviamo affinché in Sicilia si apra un Dibattito serio, un confronto multilaterale che crei Coscienza Civica e Sociale sulla questione degli incendi dolosi, che analizzi, gestisca e reprima in maniera ferrea questi innumerevoli e continui fuochi di varia natura e causalità, ma che in comune hanno un unico effetto: la distruzione. Basta chiudere gli occhi e lasciar correre, aspettando che qualcuno dall’alto ci risolva il problema! La nostra Terra non deve essere abbandonata alle fiamme di vili ignoranti o di chi per loro tesse le trame….


QUALCHE DATO SUGLI INCENDI
*Stagione 2019
Solo nel 2019, anno migliore di altri, solo in prov. di Palermo, 1600 incendi boschivi (fonte: comandante Vigili del Fuoco)

  • Stagione 2020
    Superficie totale bruciata in Sicilia (1 giugno al 30 ottobre 2020) = 35.900 ettari Triste record (stime ricavate tramite l’EFFIS- European Forest Fire Information System)
    Tra i siti bruciati: Montagna Grande, Riserve di Monte Cofano e Zingaro, Selinunte, Parco dell’Etna, Noto, Bosco di San Pietro, Bosco Scorace
    Al Bosco della Moarda (PA) sono stati ritrovati 4-5 inneschi “ad arte”, attivati appena il buio assicurava il non-intervento dei canadair, distruggevano il bosco di Riserva Serre della Pizzuta
    *Canadair
    il 29-31 agosto 2020 oltre a 2.198 ettari di aree boscate e 1.922 ettari di aree vegetazionali, sono andati in fumo almeno 700.700 euro per le operazioni di spegnimento aereo (i.e. 1300 euro x 539 lanci da Canadair, senza contare quelli da elicottero). Una spesa inammissibile che non ha evitato la distruzione della Riserva dello Zingaro E del Bosco della Moarda, per citare solo due dei più

COSA CHIEDIAMO
• L’emergenza incendi deve diventare una priorità nell’agenda della politica Regionale: è necessario che le istituzioni competenti che amministrano il territorio RICONOSCANO L’ESISTENZA DEL FENOMENO. Altrimenti è come combattere la mafia quando “non esisteva”
• Le strisce tagliafuoco vanno anticipate almeno a maggio! (attualmente vengono realizzate con gran ritardo, quasi sempre a luglio, mentre per Legge dovrebbero essere pronti a metà giugno)
• Riformare il settore privilegiando la pianificazione forestale regionale (PFR) che possono garantire lo sviluppo polifunzionale delle attività boschive e l’applicazione dei criteri di gestione forestale sostenibile come previsto dalla Legge
• Applicare un rigido sistema di controlli interni, una Commissione che controlli che le norme vigenti vengano applicate e rispettate Prevenzione, gestione e spegnimento, e, una volta accertatene le responsabilità, provvedere alla loro immediata rimozione
• Ripristino della consistenza numerica delle Guardie forestali e il rafforzamento dei distaccamenti territoriali: conosciamo un sacco di giovani laureati che darebbero ogni energia per mettere in pratica quel che hanno studiato della loro Terra! La quasi totalità non trova un impiego nel suo settore, anche se sarebbero di fondamentale importanza oltre che necessari a curare gravi inefficienze amministrative e operative perpetrate in anni di approssimazione.

#BastaRoghi, #Basta Promesse, #No Fire, #Faciemu Scrusciu