Attualità

Zone Franche Montane: il Parlamento approvi subito la legge licenziata dall’ARS

Pieno sostegno ai circa cento amministratori siciliani che oggi, a Roma, hanno tenuto una manifestazione per sollecitare l’iter di approvazione della legge riguardante l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia. La legge è stata licenziata dall’ARS a gennaio mentre a Montecitorio subito dopo – scrive il segretario regionale Nino Minardo – ho presentato un’interrogazione per accelerarne l’iter. In Parlamento, assieme ai colleghi Pagano, Germanà e Mollame abbiamo oggi coinvolto i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Siamo tutti consapevoli – conclude – che in questo momento storico sarebbe imperdonabile che la Sicilia non colga tutte le occasioni possibili per favorire il percorso di rilancio economico e sociale anche delle piccole comunità.

“Pieno sostegno a tutti i sindaci siciliani che oggi hanno manifestato in piazza Montecitorio chiedendo l’approvazione da parte del Parlamento nazionale della legge per il riconoscimento delle Zone Franche Montane”.

Lo ha detto il presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, che aggiunge: “ Si tratterebbe di un traguardo importantissimo in grado di compensare, almeno in parte, il deficit competitivo anche attraverso  una fiscalità di sviluppo. L’istituzione delle Zone Franche Montane è una priorità per dare  a questi territori, in grave difficoltà economica, una prospettiva di sviluppo e per contrastare la desertificazione demografica ed economica che rischia di avanzare inesorabilmente anche in seguito all’emergenza sanitaria”.

 “La protesta di oggi è stata un’iniziativa molto forte. La Cgil, che fa parte del comitato zone franche montane, chiede che il disegno di legge  per l’istituzione delle Zfm  venga approvato al più presto dal Parlamento nazionale”.
      Così dichiarano i segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e  Lillo Spitale, rappresentante  Cgil della zona Alte Madonie, che plaudono alla riuscita della   manifestazione organizzata dal comitato Zone franche montane in Sicilia con 110 sindaci siciliani che si è svolta a  Montecitorio.
   “La protesta è andata bene e continuano per tutto il giorno  gli incontri  con i gruppi parlamentari di tutte le forze politiche e con esponenti del governo, tra cui il ministro del Sud- commentano Ridulfo e Spitale – Un’iniziativa necessaria, per far sì che la Ragioneria generale dello Stato predisponga la  relazione di merito con  la copertura finanziaria da sottoporre  alla commissione paritetica  Stato-regione, che stabilirà i fondi da mettere a disposizione”. 
    “La legge per le Zfm – aggiungono Ridulfo e Spitale – interessa 133 comuni montani di tutta la Sicilia, ovvero il 33 per cento dei comuni siciliani  e il 25 per cento del territorio regionale, per un totale di 540 mila abitanti e 55 mila imprese, che potrebbero usufruire della fiscalità di vantaggio e dei contributi sociali per le aziende che assumono. Misure strutturali indispensabili  a favore delle imprese e delle aziende che insistono su queste aree e per contrastare lo spopolamento del nostro territorio con nuova occupazione e investimenti”.


redazione

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