Alcuni sindaci dell’Unione delle Madonie non saranno presenti alla manifestazione del 6 maggio a Roma organizzata dal comitato Zone Franche Montane in Sicilia.
La presa di posizione dei sindaci non riguarda l’importanza della legge obiettivo che è necessaria e strategica per le aree interne e montane della Sicilia, ma l’organizzazione dell’appuntamento.
I sindaci che non si sono allineati, infatti, confermano il pieno sostegno all’istituzione della Zona Franca Montana in Sicilia e si augurano che l’iter di approvazione della legge obiettivo possa concludersi al più presto.
L’istituzione di tale zona, infatti, è chiaro a tutti, consentirebbe di recuperare parte del disagio che soffrono le attività economiche esistenti ed essere da stimolo per la nascita di nuove; uno strumento di contesto che potrebbe contribuire alla riduzione del decremento demografico. Per tale ragione l’istituzione delle ZFM è stata inserita nel documento di strategia, approvato nel febbraio del 2017, dall’area interna delle Madonie in quanto area prototipale per la Sicilia della SNAI. E non solo, perché il sindaco di Gangi Francesco Migliazzo, nell’ottobre dello scorso anno, quando la Commissione Finanze presieduta dal Sen. Luciano D’Alfonso ha iniziato l’esame del disegno di legge riguardante l’istituzione delle ZFM, su richiesta della stessa Commissione, ha inviato una corposa relazione a favore dell’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia. Negli anni tante le iniziative che gli stessi sindaci che non andranno a Roma hanno portato avanti a sostegno dell’istituzione della Legge sollecitando le istituzioni e i politici regionali e nazionali, organizzando eventi e partecipando direttamente agli appuntamenti programmati.
Quindi non c’è dubbio alcuno che i sindaci sono a favore di questa legge ma non andranno a Roma perché chi organizza la manifestazione non può chiedere oggi la presenza degli stessi primi cittadini che quotidianamente tenta di delegittimare sia sul piano amministrativo che personale perché rappresentano l’Unione Madonie.
Non saranno a Roma i sindaci di Alimena, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato ed altri ancora.
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