È una non festa quella dei Forestali Siciliani che da questa giornata tentano di ripartire per un futuro migliore e capire quali sorti migliori possano venir fuori dalle tante attese che sono prospettate.
Festa dei lavoratori parcheggiati in casa e in attesa di giudizio da parte di un governo regionale sin d’ora assente e che potrebbe far tanto per una categoria attiva in qualsiasi campo possa essere impiegato.

Festa per alcuni, ma non per i Forestali che devono sopperire alle ingiustizie sin d’ora attive su tanti fronti lavorativi e/o meno. “Attendiamo di capire come possa essere attuata e gestita la riforma del settore forestale – dice Antonio David di Forestali news – Le continue prese in giro e promesse hanno azzerato la pazienza di tutti e dico anche delle nostre famiglie che attendono giustizia per una stabilizzazione del settore senza continuare a discutere i 120 e 181 giorni da effettuare dalle presunte due fasce proposte. Non possiamo continuare a gestire la guerra dei poveri, cioè fra noi operai che dibattiamo sulle fasce di competenza” – L’assessore Scilla e il governo Musumeci hanno dettato pareri diversi in questi ultimi tempi e questo mette in ansia la categoria che non intende andare avanti con le solite promesse.
-“Vogliamo i fatti concreti – continua Antonio David – e la stabilizzazione o un contingente univoco (180 giornate) per tutti è il minimo sindacabile, su cui poter pensare di cambiare. Il forestale è rimasto l’unico precario che vive e vegeta da tantissimi anni, dunque non rimane altro che passare alle promesse date anni e anni orsono “- I lavoratori dunque a breve potranno conoscere il loro futuro e capire se anche loro possono festeggiare un primo maggio dall’alto della loro dignità lavorativa.