La resurrezione e la “questua cantata”. Domani alle 17 apre il ciclo di presentazioni in streaming delle Edizioni Museo Pasqualino il libro “Il rito musicale del Lazzaro nelle comunità arbëreshe di Sicilia” a cura di Girolamo Garofalo e Giuseppe Giordano.
Una tradizione antica e solenne, fortemente sentita dalle comunità arbëreshe in Sicilia. È il rito del Lazzaro, che si svolge ogni venerdì che precede la Domenica delle Palme e che dalle celebrazioni in chiesa si spinge nelle strade, con un rito affascinante, che prevede musiche e una questua di uova e denaro.
A questa tradizione è stato dedicato il libro “Il rito musicale del Lazzaro nelle comunità arbëreshe di Sicilia”, curato da Girolamo Garofalo e Giuseppe Giordano per le Edizioni Museo Pasqualino nella collana Suoni&Culture.
Una preziosa testimonianza di recupero della memoria e al contempo di un rito che sopravvive, documentata anche da CD e DVD allegati al volume.
Il libro, che inaugura il ciclo di presentazioni dei volumi pubblicati dalle Edizioni Museo Pasqualino, verrà presentato domani, giovedì 25 marzo alle ore 17, in diretta streaming dalla pagina Facebook del Museo al link www.facebook.com/museoantonio.pasqualino.
“Il rito musicale del Lazzaro nelle comunità arbëreshe di Sicilia” sarà presentato da Giovanni Giuriati (Università Sapienza di Roma), Sergio Bonanzinga (Università di Palermo) e Rosario Perricone (direttore delle Edizioni Museo Pasqualino). Sono previsti gli interventi di Papàs Jani Pecoraro (Cattedrale di Piana degli Albanesi) e Matteo Mandalà (Università di Palermo). Parteciperanno i curatori del volume e gli autori dei saggi.
“Il rito musicale del Lazzaro nelle comunità arbëreshe di Sicilia”
Il volume è dedicato al rito del “Lazzaro” nei cinque centri siciliani siculo-albanesi. Si tratta di una tradizione di origine orientale che caratterizza fortemente il venerdì che precede la Domenica delle Palme (ricorrenza detta, nel mondo bizantino, Venerdì di Lazzaro).
Il rito è incentrato su un canto in arbëreshe che narra l’episodio evangelico della resurrezione di Lazzaro.
Il canto è eseguito in due differenti contesti: nelle chiese arbëreshe di rito bizantino può essere intonato una prima volta al termine della Liturgia dei Presantificati, sebbene ciò non sia previsto nelle rubriche dei libri liturgici; in un secondo momento viene eseguito per le strade, dove ha luogo il rito musicale paraliturgico. Il secondo scenario prevede che gruppi di devoti svolgano una “questua cantata”, raccogliendo offerte, prevalentemente uova o denaro, e, in alcuni paesi, consumando anche cibi e bevande preparati dalle famiglie.
Per un raffronto sul piano etnografico e musicale, sono stati inclusi anche due contributi che riguardano le tradizioni del Canto di Lazzaro in Calabria e in Salento. Il volume è corredato da fotografie, da riproduzioni di documenti d’archivio, da un CD che contiene le più significative testimonianze sonore registrate nella seconda metà del Novecento e da un DVD che presenta video rilevamenti effettuati dal 1992 al 2014.