Attualità

UniCredit dona pc e software al Centro studi Pio La Torre

Migliorare la qualità della formazione e i servizi offerti gratuitamente alle scuole e alle carceri che hanno aderito al progetto educativo antimafia e antiviolenza: è l’obiettivo della donazione effettuata da UniCredit che servirà a potenziare la strumentazione hardware e software del Centro studi Pio La Torre.
“UniCredit è da sempre vicina alle esigenze dei territori in cui opera – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit – La nostra donazione, in questa occasione, vuole aiutare un progetto educativo portato avanti con impegno e abnegazione dal Centro Pio La Torre. Il contributo di UniCredit è stato finanziato dalla ‘UniCreditCard Flexia Classic E’, una carta di credito che raccoglie il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, alimentando così un fondo che la Banca destina ad iniziative di solidarietà nel territorio. Dal 2011 ad oggi, attraverso questo prodotto bancario, la banca ha assegnato in Sicilia oltre 1 milione 800 mila euro a 170 onlus che operano nell’Isola”.
Un aiuto prezioso soprattutto in questi mesi di lockdown durante i quali l’impegno educativo del Centro Pio La Torre non si è fermato, registrando, piuttosto, un incremento esponenziale dei collegamenti: oltre 300 quelli in simultanea e più di 1500 le visualizzazioni successive delle videoconferenze. Con il contributo di UniCredit la partecipazione di studenti e docenti da remoto si arricchirà ora di nuovi strumenti, consentendo anche il collegamento con le L.I.M. degli istituti e con le app utilizzate. Inoltre, la donazione consentirà di attrezzare il centro con quattro postazioni dotate di computer fissi, tre dispositivi portatili e un mixer video che saranno utilizzati dai volontari del servizio civile universale che al centro contribuiscono a dare informazioni e assistenza ai professori con le piattaforme informatiche del progetto educativo antimafia.
Da 14 anni, infatti, il Centro Pio La Torre si avvale delle videoconferenze per raggiungere centinaia di scuole e carceri da Nord a Sud Italia che intendono partecipare, come documenta la serie storica delle videoregistrazioni visibili sul sito www.piolatorre.it. Un’esperienza ultradecennale che ha consolidato la varietà di proposte formative del centro, d’accordo con i protocolli d’intesa con il Miur, nella prevenzione delle infiltrazioni mafiose e nella sensibilizzazione a una maggiore solidarietà sociale. Grazie alle nuove tecnologie informatiche è ora possibile estendere l’interazione con gli studenti anche da remoto.

redazione

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