Il piano di dimensionamento firmato dall’assessore Lagalla, sopprime l’istituto comprensivo 21 marzo di Petralia Sottana, Geraci e Alimena. La cancellazione incide sulla continuità didattica degli alunni di questo istituto comprensivo e del nuovo che si andrà a creare (vista la rimodulazione delle graduatorie dei docenti) e ne annulla l’autonomia nonostante la deroga prevista dalla legge di stabilità che consente di conservarla, per il prossimo anno scolastico, con almeno 300 alunni. Un atto non dovuto visto che quest’anno il nostro istituto supera ampiamente il limite fissato. Un atto grave che non interpreta la visione di aiuto alle aree interne che la legge decreta e che colpisce duramente anche altre realtà ( si pensi al caso dello smembramento dell’I.C. “G. Oddo” di Caltavuturo, per il quale è in corso una protesta nello stesso comune e in quelli di Scillato e Sclafani Bagni, e il caso di Caccamo).

La rete che ci troviamo davanti (Castellana, Polizzi, Alimena – Petralia Soprana, Petralia Sottana, Blufi e Bompietro – Gangi e Geraci) è il risultato di una rimodulazione pensata dall’Unione dei Comuni quando ancora la legge, approvata a dicembre, prevedeva il limite a 400 alunni. La proposta risalirebbe a novembre. Una lettera contenente la richiesta di mantenere la rete scolastica attuale è stata inviata dall’Unione e dalla Sosvima (coordinatore tecnico della SNAI) solo il 24 febbraio scorso (dopo l’assemblea generale del 23 febbraio scaturita anche dalle dimissioni di ben tre consiglieri di Petralia Sottana avvenuta il 15 febbraio). Rileviamo, però, e questo difficilmente non poteva essere noto, che la proposta di piano di dimensionamento scolastico era stata inviata già il 22 Gennaio al Ministero e, per conoscenza, all’USR Sicilia. Il decreto firmato, che sopprime infine il nostro istituto, porta la data del 10.03.2021. Una successione che lascia dei dubbi sulla capacità di vigilanza di chi di competenza.

Il tessuto sociale ed associazionistico di Petralia Sottana, pur prendendo atto, come detto giustamente da alcuni osservatori, dell’imponente processo di spopolamento che tende ad annullare ogni rivendicazione nel mantenimento di servizi e strutture pubblici storicamente esistenti nei nostri Comuni (in una logica di numeri e profitti), intende protestare con forza, insieme a tutte le realtà culturali madonite interessate, contro una decisione illogica da parte dell’Assessorato Regionale (che non recepisce una precisa norma nazionale) e contro l’inerzia delle istituzioni locali che, nonostante le riunioni del 15 Marzo (Consiglio Comunale di Petralia Sottana e Assemblea Straordinaria dell’Unione), non hanno immediatamente colto l’occasione di annunciare il ricorso al Tar.

Nel comunicato dell’Unione, del 16 marzo 2021, infatti, si parla genericamente di valutare tale ipotesi (“è in fase di valutazione anche la possibilità di impugnare il Decreto assessoriale”) affermando inoltre che “una delegazione di sindaci, guidata dal presidente dell’Unione Pietro Macaluso e dall’assessora Daniela Fiandaca chiederà un incontro a Lagalla per rappresentargli anche lo stato di disagio e le proteste dei cittadini. La delegazione chiederà un incontro anche al Presidente della Regione Nello Musumeci, al Presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè e ai capigruppo all’Ars”.

Vogliamo ribadire che il punto fondamentale è il tempo: già adesso il codice meccanografico è stato soppresso e, se non si interviene subito, cominceranno tutti gli adempimenti per dare esecuzione alla nuova rete scolastica.

In precedenza, molti mesi fa, al momento della scrittura del progetto di riordino della rete scolastica madonita da parte degli enti sovracomunali, si sarebbero potute illustrare alla cittadinanza le ragioni di alcune scelte come il perché si sia voluto sopprimere l’I.C. 21 Marzo di Petralia Sottana, Geraci ed Alimena, in cui era presente un preside titolare, mentre l’I.C. di Petralia Soprana avesse solo la reggenza. Questi, però, sono discorsi che mostrano un’assenza di dialogo e dialettica nelle fasi progettuali ma che non costituiscono il nocciolo del problema. Sottolineiamo che non è una questione di campanile: il problema non è di chi accorpa chi. A parti invertite, l’ipotetica soppressione dell’I.C. di Petralia Soprana sarebbe stata altrettanto illegittima ai sensi della legge. Semmai le associazioni scriventi vogliono affermare, unitamente a chi già lo ha fatto in altre sedi, come la soppressione di un istituto comprensivo nel territorio sia:

– una perdita in termini lavorativi, con personale che, alla luce delle nuove graduatorie sarà costretto a lasciare il proprio posto e sarà ricollocato altrove (magari molto distante da casa) con le conseguenze economiche e personali che tutti possono immaginare;

– una perdita in termini di ricchezza prodotta sul territorio con il decremento da 4 a 3 degli istituti comprensivi delle alte Madonie e un depauperamento in termini di risorse che, inoltre, pone reali dubbi sull’efficacia del piano SNAI per le alte Madonie;

– una perdita in termini di storia e know-how generato dalla collaborazione degli istituti di Petralia Sottana, Geraci Siculo ed Alimena.

Inoltre ci sentiamo di porre le seguenti domande:

– Come gli enti sovracomunali giustificano il tempo morto intercorso fra pubblicazione del nuovo limite di 300 alunni (30 dicembre) e il provvedimento dell’Unione (24 febbraio)? Perchè la comunità madonita non è stata messa in allarme con una apposita comunicazione?

– Come gli stessi enti giustificano il periodo fra il provvedimento dell’Unione (24 febbraio) e la firma del decreto (10 marzo 2021)?

– È possibile che gli organi tecnici comunali e sovracomunali non ne fossero al corrente per tempo?

– In che modo la scuola è stata coinvolta nella ridefinizione del piano? Quali atti ne sono scaturiti?

– È stato chiesto agli uffici regionali se la lettera del 24 febbraio fosse stata recepita? È stato chiesto il perché non è stata recepita?

Mentre ci si prepara ad ulteriori mobilitazioni, alle quali auspichiamo la partecipazione larga di tutte le forze vive del comprensorio, ribadiamo l’esigenza di fare presto, di non attendere e di procedere con azioni incisive e significative.

Proponiamo, in assenza di un immediato riscontro delle istituzioni, un ricorso al TAR, con specifica istanza di sospensione motivata dal pericolo di danni gravi ed irreparabili considerato che la politica dell’attendismo e del dialogo a tutti i costi ha mostrato, negli anni, tutta la sua inefficacia. Rimane poco tempo e non può essere sprecato. Anche se, appena ieri (18/03/2021), l’assessore Lagalla avrebbe dichiarato di voler rivedere l’ipotesi dell’accorpamento dell’istituto comprensivo statale Nuccio Verga con l’istituto  Lombardo Radice di Palermo, aprendo uno spiraglio nelle trattative che encomiabilmente le forze sindacali stanno portando avanti per tutte le realtà scolastiche, riteniamo non si possano attendere gli iter di una politica che, nell’attesa di decidere, potrebbe decretare la morte di questa istituzione.

Le Associazioni

 Associazione Pro Loco “F.Tropea”

Associazione Culturale Teatro della Rabba

Associazione Ballo Pantomima della Cordella

Associazione Culturale “Fuori di Testa”

Opificio Culturale Pa.Ge.Mus.

Associazione Petralilium in Praesepio

C.A.I. sezione delle Madonie di Petralia Sottana

Complesso Bandistico “L. Asciutto” di Castellana Sicula e Petralia Sottana

A.s.d. Salusport Club

Sci Club “Piano Battaglia”

Polisportiva Dilettantistica Città di Petralia Sottana

Associazione Culturale Il Petrino

Auser Petralia Sottana

P.A.I.M. Onlus

A.s.d. Olimpia

Associazione Quota Mille

Miterravideolab

Centro Commerciale Naturale di Petralia Sottana

Etno Museo “U Parmintieddu”