Società

Crisi del comparto della Formazione Professionale, Terzo Settore, Cassa Integrazione.

Con una lettera inviata
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Mario Draghi

                    Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
                    Andrea Orlando 

                    Al Dirigente Generale degli Ammortizzatori Sociali 
                    e della Formazione Professionale
                    Agnese De Luca 

Il presidente dell’istituto Fernando Santi,Luciano Luciani, ha voluto mettete in evidenza la crisi del comparto della Formazione Professionale, Terzo Settore, Cassa Integrazione.

Un settore  ai tempi del Covid-19, che è stato sostanzialmente abbandonato ed altresì l’esclusione dal decreto ristori degli Enti del Terzo Settore.
In merito agli interventi di carattere strategico e a quelli più immediati, annunciati, per riconsiderare la cassa integrazione è certamente una questione qualificante per il mondo del lavoro e delle imprese; ed altresì per riconsiderare e migliorare gli interventi a sostegno della ripresa economica onde migliorare le opportunità ai tempi del Covid-19 e rimuovere le ingiustizie determinate.
In tal senso, evidenzio che il Terzo Settore, le Associazioni di promozione sociale, le Cooperative sociali ecc., operanti nel mondo della formazione professionale, sono esenti da IVA ai sensi dell’art.10 DPR 633/1972 e pertanto non fatturano. 
Ciò ha determinato una situazione paradossale, in quanto non solo tali Enti non possono ottenere la riduzione dei contributi previdenziali prevista per chi ha ridotto il proprio fatturato nell’anno 2020, o prevedibilmente nell’anno 2021, ma nel caso di utilizzo della CIG in deroga non godono neanche dell’esenzione dei contributi dovuti dai datori di lavoro per la fruizione della CIG in deroga, stante che, non fatturando, non possono dimostrare la riduzione del loro fatturato.

Questa è stata una grave e ripetuta leggerezza e dimenticanza già verificatasi, malgrado che per i prestiti Covid-19 agevolati, sin dal marzo 2020, la questione è stata superata e risolta sostituendo il parametro “Fatturato” con il parametro “Ricavi delle prestazioni” di cui al conto economico del bilancio.
Il parametro “Ricavi delle prestazioni” può essere provvisoriamente indicato anche nelle risultanze indicate nel bilancio provvisorio anno 2021, che pure gli Istituti di credito richiedono a fine anno o ad inizio anno prima dell’approvazione del nuovo bilancio. Potranno essere altresì previste idonee documentazioni preventive o successive e adeguati controlli.
Conclusivamente, relativamente ai provvedimenti in corso di adozione, pare opportuno, pertanto, almeno e più semplicemente, sostituire il parametro “Fatturato” con il parametro “Ricavi delle prestazioni”.
                                                                                   
                                        
Redazione

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