Un disegno di legge ancora fermo al Senato, ma i comuni delle zone franche montane non possono più aspettare. Per questo, oggi pomeriggio, alle 15 il segretario della Cgil Palermo, Francesco Piastra, ha incontrato i rappresentanti del comitato Zone Franche Montane Sicilia – in presidio allo svincolo di Irosa da 92 giorni – con l’obiettivo di suonare la sveglia alla politica affinché il ddl per l’istituzione delle zone franche montane, impantanato al Senato, venga presto approvato.
«Sin dall’inizio – spiega Piastra – abbiamo sostenuto l’iniziativa del comitato. E siamo qui per fare pressione alla politica. Da tempo, ormai, si parla di desertificazione delle aree interne e crediamo sia fondamentale rilanciarle per creare impresa e quindi sviluppo”. «I contenuti . aggiunge – e le misure previste dal disegno di legge sono importanti non solo per le aree montane ma per tutta l’economia regionale poiché consentiranno l’apertura di nuove attività produttive e di conseguenza nuove opportunità di lavoro per tanti giovani costretti a lasciare le aree interne».
I membri del comitato sottolineano «l’importante sostegno all’iniziativa da parte dei tre sindacati regionali rappresentati dai segretari Alfio Mannino (Cgil), Claudio Barone (Uil) e Sebastiano Cappuccio (Cisl)» ed evidenziano come, in questa battaglia, «non ci sia un giorno da perdere. Le terre alte dell’Isola – spiegano – stanno pagando un prezzo altissimo. Ribadiamo che i tempi della politica non collimano con l’emergenza in atto e che non accetteremo ulteriori ritardi per qualsivoglia motivo».
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