Attualità

In piazza Verdi oggi la protesta del mondo dello spettacolo palermitano. “Chiediamo di tornare a lavorare, anche con riaperture parziali”.

  Il mondo dello spettacolo in piazza. Oggi, per la mobilitazione nazionale del comparto,  a Palermo si è svolto un sit-in di protesta in piazza Verdi. Sulla scalinata del Teatro Massimo, con le bandiere di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom, hanno manifestato centinaia tra dipendenti dei diversi settori dei teatri palermitani, dei service, dell’indotto e dell’artigianato locale, maestranze specializzate la cui opera sta  sta dietro le quinte delle rappresentazioni artistiche, con il lavoro prodotto dalle sartorie, per la realizzazione di tessuti, abiti scenici, parrucche, macchinari, attrezzi  e materiali.
   A un anno esatto dalla chiusura dei luoghi della #cultura e dello #spettacolo, i lavoratori del settore si mobilitano per chiedere di riaprire in sicurezza gli spazi e tornare a lavorare.
   “Noi chiediamo al governo di ripensare una riapertura dei luoghi dello spettacolo e della cultura in sicurezza,  nel massimo rispetto delle norme anti Covid – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo, Marcello Cardella –  A questo punto si può prevedere una riapertura parziale di questi spazi, che ormai da un anno non producono più nulla, con grande danno sia per la cultura che per i lavoratori del settore, che non percepiscono più alcun reddito”.
  Il mondo della cultura e dello spettacolo  chiede l’attenzione del governo, anche per un piano di ristori che metta i lavoratori nella condizione di poter vivere. “E’ già l’anniversario di un  anno di crisi. 23 febbraio 2020-23 febbraio 202:  un anno in cui il comparto dello  spettacolo è rimasto  chiuso, se non per una piccola parentesi estiva. L’emergenza  pandemica  ha lasciato tutto il settore  in una situazione grave e disperata. Oggi siamo qui a  manifestare per questo – ha detto Consuelo Lupo, attrice, rappresentante del sindacato artiste e artisti della Slc Cgil Palermo – Cerchiamo di ripartire innanzitutto in sicurezza, ci sono dei protocolli già firmati per garantire le condizioni di sicurezza dei lavoratori.  Ma è anche vero che il governo deve assumersi responsabilità reali. Abbiamo ricevuto ristori  non continuativi, l’ultimo a dicembre. Siamo a febbraio e i lavoratori sono allo stremo. Chiediamo un reddito di continuità reale che sostenga comparto. Il settore dello spettacolo ha pagato un contributo alto in questa pandemia. C’è bisogno di cultura e di bellezza, come ristoro dell’anima,  anche in questo momento buio e difficile della nostra società”.

redazione

Recent Posts

Ponte sullo stretto, arriva il DIVIETO DEFINITIVO | Stavolta è ufficiale: Sicilia e Calabria restano separate

Un progetto da miliardi che divide politica e opinione pubblica: il Ponte sullo stretto di…

14 minuti ago

Patente, addio rinnovo dopo i 67 anni | Salvini conferma tutto: per gli anziani non c’è niente da fare

Scordati la patente dopo i 67 anni, non puoi più guidare: fai l'abbonamento all'autobus o…

2 ore ago

Supermercato, prima di uscire controlla lo scontrino | Se manca questa scritta sei finito: scatta l’arresto immediato

Prima di uscire dal supermercato, controllate sempre lo scontrino, se manca questa scritta rischi l'arresto…

12 ore ago

UFFICIALE FISCO: vietati i bonifici tra parenti | Se ti scordi questa cosa prendi la multa

Fai attenzione a prestare i soldi a amici e parenti, potresti ritrovarti nei guai con…

15 ore ago

Frutta e verdura, scandalo in Italia: non comprarle mai in questo posto | La tua salute è in serio pericolo

Uno scandalo in Italia ha riguardato frutta e verdura: adesso non comprarli più, rischi danni…

18 ore ago

Amazon meglio di Babbo Natale: nuovo smartphone a soli 39 euro | Impossibile non chiamarlo regalo

Amazon ha deciso di rovinarsi: uno smartphone a soli 39 euro è un'offerta da prendere…

20 ore ago