Continua senza sosta, in attesa dell’audizione presso la Commissione Bilancio dell’ARS, l’attività di presidio allo svincolo di Irosa da parte del Comitato e dei sindaci dei 133 Comuni interessati alle disposizioni per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia, approvate dall’ARS il 17 dicembre 2019.
Il turno del 70esimo giorno è toccato a due Comuni della Città Metropolitana di Messina, Roccafiorita e Limina, rispettivamente rappresentati dal primo cittadino Concetto Orlando e dal vice sindaco Domenico Saglimbeni.
Le “disposizioni” sono state inviate all’esame dei due rami del Parlamento in quanto non sono state ancora approvate delle corrette norme di attuazione dello Statuto autonomistico in materia finanziaria.
In vigore ci sarebbero quelle esitate con Decreto Legislativo n° 1074 del 1965 che sono oltremodo obsolete.
La Regione, quindi i siciliani, attendono la corretta applicazione della propria Carta Costituzionale, promulgata prima della Costituzione Italiana, da 56 anni.
Attualmente la norma è all’attenzione della 6° Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica e dovrebbe essere esitata nei prossimi giorni per poi passare alla Camera dei Deputati per l’esito finale.
L’approvazione della Legge di stabilità della Regione Siciliana si incastra nel mezzo dello sprint finale che si sta consumando a Palazzo Madama; attualmente è in discussione presso la Commissione Bilancio dell’ARS in un momento di grande preoccupazione per tutti gli operatori economici siciliani, in particolare quelli che resistono nelle terre alte della Sicilia.
«A tal proposito abbiamo chiesto – fanno sapere dal presidio – all’onorevole Riccardo Savona, che presiede la sesta Commissione Bilancio dell’ARS, di dare la possibilità a una delegazione del Comitato di esporre le ragioni della battaglia di civiltà in atto, affinché anche nella Legge di stabilità in discussione possano trovare spazio le Disposizioni istitutive le ZFM, che ricordiamo sono state approvate unanimemente dall’ARS».
Gli amministratori presenti al presidio, interpretando le ragioni dei sindaci dei Comuni interessati alle disposizioni istitutive le ZFM, hanno dichiarato che «I sogni sono leggeri ma il nostro avrà risultati “pesantissimi”, in termini di ripresa e di contrasto al preoccupante fenomeno di spopolamento dei territori di montagna».
«Deputati e senatori eletti in Sicilia – concludono – dimostrino il loro attaccamento alla Sicilia e la disponibilità a sostenere il piano di ricostruzione e rilancio delle comunità di montagna siciliane, che ruota intorno alla fiscalità di sviluppo proposto dal comitato e dai sindaci, facendo valere il principio del diritto di residenza».
In foto da sinistra: Vincenzo Lapunzina, Domenico Saglimbeni e Concetto Orlando