Il 19 febbraio 2021 Massimo Troisi avrebbe compiuto 68 anni. Attraverso la sua arte ha messo in scena i conflitti e le bizzarrie della società, nonché la sottile linea di confine tra la povertà e l’umiltà, che nelle sue rappresentazioni traspaiono anche per la totale semplicità e candore dei personaggi. Nel film “Il postino” emerge il desiderio di evolversi attraverso l’arte e la poesia che permettono di acquisire dignità e coscienza civile. Mario Ruoppolo da inconsapevole lavoratore attraverso il contatto con la conoscenza poetica matura una serie di risvolti umani, civili e sociali che lo conducono perfino a lottare per rivendicare i propri diritti. La cultura di cui parlava Vittorini, quella che cambia la vita delle persone, dà una possibilità al futuro, parte anche da artisti straordinari come Troisi. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani reputa “Il postino” dall’alto contenuto estetico ed ideologico, la cui complessità si presta a molteplici letture e utilizzazioni didattiche: può insegnare molto ai giovani e diventare momento di riflessione sul rapporto cultura / impegno civile nella società.
“Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l’esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia a un animo predisposto a comprenderla.” (Pablo Neruda, “Il postino”)
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU
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