Gentile signor Sindaco, caro Mario, ti scrivo una lettera aperta a sostegno dell’idea di restituire la sua funzione di teatro allo spazio Le Fontanelle in Piazza Castello a Castelbuono. Mi rivolgo a te come castelbuonese di adozione prima che come politica, parlamentare o ex assessore alla cultura di Firenze. L’amministrazione comunale di Castelbuono vive una grande occasione e spero che, insieme al Comitato costituitosi e alle forze politiche locali, possiate trovare la soluzione giusta per il progetto.Ho firmato l’appello accanto a tante donne e uomini di cultura, artisti, professionisti e cittadini perché credo che l’arte e la cultura siano il cuore della nostra civiltà  e che rappresentino un formidabile strumento di crescita per uomini, donne, giovani e bambini. Una comunità è più ricca se è abituata a godere della bellezza, dell’arte, della musica, della prosa, insomma di tutto ciò che una programmazione teatrale stagionale, ben organizzata, con compagnie di giro, in convenzione con  orchestre e compagnie di prosa o teatri di tradizione pubblici e privati potrebbe mettere a disposizione.

Castelbuono può avere tutto questo e può aspirare ad essere, anche d’inverno, un luogo dove si va a cercare un particolare spettacolo, o un centro di attrazione culturale, e anche un luogo, perché no, di vera e propria produzione culturale, utilizzando i gruppi e le energie già presenti in paese e anche valorizzando o creando una scuola di formazione  legata ai mestieri del teatro. Quindi artigianato artistico e sartoria per realizzare le scene,  i costumi e  quanto si ritenga utile per la messa in scena di uno spettacolo. I fondi europei sulla creatività e le risorse regionali e statali verrebbero certamente messi a disposizione per una progettualità di questa natura. Potrebbe essere creata una vera e propria Bottega d’arte, di recitazione e di allestimento scenico oltre che un laboratorio di costumi teatrali, con corsi per persone di tutte le età. Ciò darebbe nuove opportunità professionali ai giovani, non soltanto di Castelbuono, ma anche dei comuni limitrofi e del resto della Sicilia.

 Sappiamo che un luogo finalizzato alle attività  teatrali è un giacimento di idee, un contesto in grado di coinvolgere i giovani, certamente, ma anche cittadini di tutte le età, che riscoprirebbero ciò che ricordano con nostalgia, ossia la magia e l’emozione dello spettacolo dal vivo.  Il rapporto con le scuole dovrebbe essere un altro dei pilastri delle attività che si sviluppano intorno al teatro. Bambini e ragazzi protagonisti, attori e spettatori, in un circolo virtuoso che li porterebbe ad amare per sempre, durante la propria vita, l’arte e la bellezza.Per tutto questo credo che  ricreare il teatro sarebbe un grande obiettivo da raggiungere, una sfida per l’amministrazione comunale.Sono certa che i Castelbuonesi ti seguirebbero in questo cammino, perché da sempre sono conosciuti, anche fuori dal paese, come artisti o amanti di musica e   teatro. Consentire la realizzazione di un vero e proprio teatro, con le caratteristiche essenziali che lo rendono tale, farà sì che non si perda  un’occasione unica.Mi ha colpito il gran numero di firme sotto il manifesto. Un mondo variegato da tutta Italia, perché in tutta Italia in effetti siamo residenti noi, figli di Castelbuonesi o i tanti nati in paese che hanno trovato il loro futuro in altre città , ma che ritornano, con l’affetto e il legame di sempre, nella nostra valle. 

Da amministratore pubblico, dopo tanti anni di esperienza, mi sento di dire, caro Sindaco, che uno dei nostri obiettivi è quello di lasciare un segno per il dopo, quando il nostro servizio alla comunità si conclude. Tu sei fortunato, potresti essere il sindaco che ha ridato vita al Teatro Le Fontanelle. Credo che potresti considerare anche questo aspetto quando tu e la tua amministrazione deciderete in merito. La vostra azione amministrativa rimarrebbe legata alla realizzazione di un progetto che avrà determinato, ne sono certa,  una vera svolta nella vita culturale di Castelbuono e dei suoi abitanti e non solo. Ti ringrazio per l’attenzione che hai voluto dedicarmi.

Un caro saluto e buon lavoro

Rosa Maria Di Giorgi