66 esimo giorno di presidio dello svincolo di Irosa per rivendicare il diritto di residenza nelle terre alte di Sicilia, al camper gli amministratori di Buccheri (Sr) e Leonforte (En), Alessandro Caiazzo e Federico Pioppo.
Sono 133 gli amministratori che si alternano ogni giorno al presidio e che intervengono nella consueta diretta streaming, prodotta dal Comitato per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia. Oggi è intervenuta, in presenza digitale, la senatrice Tiziana Drago.
«La Legge istitutiva delle ZFM in Sicilia – dichiara Federico Pioppo – è vitale per i nostri piccoli Comuni, già in fase di spopolamento. Con le agevolazioni fiscali previste si agevolerà lo sviluppo economico dei nostri bellissimi territori che meritano di essere tenuti in considerazione, prima che sia troppo tardi»
«Siamo all’inverno demografico – chiosa Alessandro Caiazzo – e in grado di stabilire la data in cui i nostri Comuni finiranno di esistere. A questo bisogna aggiungere la grave situazione in cui versano le infrastrutture viarie e in particolare gli assi provinciali, che rappresentano un ostacolo per il raggiungimento dei nostri Comuni da parte di chi potrebbe decidere di lavorare nelle vicine città, ma vivere nella tranquillità dei paesi montani».
«Le Istituzioni sovracomunali – continua il sindaco di Buccheri – hanno la possibilità di affrontare questo tema e risolverlo definitivamente e con l’istituzione delle ZFM rendere nuovamente “appetibili” i Comuni montani. Siamo convinti che le disposizioni sulla fiscalità di sviluppo non rappresentano l’unica soluzione, ma certamente sono un’opportunità imprescindibile attraverso la quale sarà dato un segnale reale e concreto ai resilienti delle montagne dell’Isola».
La giornata è caratterizzata anche dalla lettera appello inviata dal comitato al neo presidente del Consiglio Mario Draghi, nella quale si chiede un “diretto interessamento affinché l’iter legislativo sulle disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia si concluda nel più breve tempo possibile e che tenga conto delle norme speciali alle quali si deve attenere la Regione Siciliana in un contesto nazionale che sarà reso sempre più interdipendente”.