Domani Mercoledì 17 febbraio, giorno nel quale il nuovo esecutivo guidato dal Presidente Draghi si reca in Parlamento per la fiducia, i ristoratori siciliani scendono in piazza. L’appuntamento è a Palermo in Piazza Parlamento alle 10.30 e – assicura Giuseppe Provenza – una delegazione dell’Associazione dei ristoratori di Cefalù sarà presente. L’Amministrazione Comunale di Cefalù sarà presente per esprimere sostegno e vicinanza ai ristoratori Cefaludesi con la partecipazione dell’Assessore al Turismo Simone Lazzara.
«Si terrà domani a Palermo, di fronte alla sede della Regione Sicilia, con inizio alle 10.30, la manifestazione indetta da Mio Italia per ottenere risposte concrete alle richieste presentate da mesi e rimaste senza alcun riscontro: risarcimento danni, cassa integrazione, Piano per la ripartenza, con riapertura serale definitiva a favore del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca), messo in ginocchio, non dalla pandemia, ma da una cattiva gestione dell’emergenza. Parliamo di perdite di fatturato oscillanti tra il 50 e l’80%».
Lo hanno reso noto Paolo Bianchini e Salvo Longo, rispettivamente presidente e vicepresidente con delega alla Sicilia di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
«I dati e le recenti ricerche scientifiche hanno confermato che l’innalzamento dei contagi non è imputabile alle attività di ristorazione, chiuse ormai da diversi mesi», ha sottolineato Paolo Bianchini.
«Urge un Piano concreto per la ripartenza, nel quale sia prevista la possibilità di lavorare anche la sera, in cui il colore della regione non determini la chiusura delle attività, e dove sia presente un sostegno forte alle imprese tramite il decreto Ristori Quinquies, nel quale auspichiamo interventi concreti su affitti, utenze, tributi», ha proseguito Salvo Longo.
«Non devono finire dimenticati i dipendenti delle imprese, ora in cassa integrazione, ma con l’alta possibilità di licenziamento in caso di mancata proroga», ha aggiunto Paolo Bianchini.
«La nostra Sicilia sarà ancora più in difficoltà rispetto ad altre regioni, se il comparto Horeca non tornerà quanto prima a una riapertura che si avvicini alla normalità; sempre nel rispetto dei protocolli, ovviamente. In Sicilia, infatti, viviamo di pesca, agricoltura e servizi, molti dei quali strettamente legati al turismo e alla ristorazione. Ecco perché alla manifestazione di domani, a Palermo, arriveranno delegazioni da tutte le province. Vogliamo lanciare un appello al nuovo governo Draghi, affinché presti la giusta attenzione a un settore fondamentale per la nostra regione e per l’Italia» ha concluso Salvo Longo.
Cosa vuol dire che il 3 ottobre ci sarà una sorta di convocazione nazionale per…
Scatta l’allarme per una presunta tredicesima bolletta in arrivo nelle case degli italiani: scopri chi…
Chi ha un familiare ricoverato rischia di perdere i benefici della legge 104: scopri quando…
Sarà un amarissimo ritorno a scuola per gli studenti della Sicilia: la nuova restrizione è…
Black out scuole, per alcune di loro l'apertura è slittata di una settimana: tutti i…
La multiproprietà immobiliare affascina con la promessa di vacanze garantite, ma nasconde costi e regole…