Il comitato promotore delle Zone Franche Montane, i 133 comuni montani della Sicilia, l’ASAEL e il CARS (comitato degli amministratori), le segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL, chiedono di potere partecipare alla nomina di uno dei componenti siciliani della Commissione Paritetica Stato-Regione, “di indispensabile e imminente nomina”.
È questa la richiesta avanzata con una missiva al presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Micciché e al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“Le Terre alte della Sicilia – si legge nella lettera – richiedono un nuovo, deciso e risolutivo cambio profondo di passo politico, tecnico e di interlocuzione con lo Stato per evitare quell’appiattimento che ha condotto l’intera isola alla ben note difficoltà sociali, economiche e finanziarie. Come è noto lo snodo, affinché tutto questo possa trovare l’auspicata soluzione indirizzata alla normalizzazione, risiede nella operatività della Commissione Paritetica, la cui composizione regionale dovrà necessariamente subire il cambiamento imposto dal mutato contesto politico nazionale”.
«È proprio nella Commissione Paritetica – dice Vincenzo Lapunzina, coordinatore del comitato promotore – che si decide questa storica “partita”, è assurdo che la Sicilia, sebbene sia a Statuto speciale, non possa legiferare autonomamente perché mancano le corrette norme di attuazione dello Statuto, in materia finanziaria. Quelle in vigore sono obsolete, risalgono al 1965. Riponiamo la massima fiducia nei due massimi rappresentanti della Regione Siciliana, sapranno cogliere le ragioni della nostra istanza».
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