Non ho ancora capito se siamo a carnevale o meno, da quando il virus è entrato nelle nostre vite, ha avuto tra le tante cose il potere di affievolire il senso del tempo, le lancette si sono improvvisamente messe a camminare lentamente , il fluire delle cose ha cominciato a seguire un’altro ritmo, ci siamo rallentati ed un po’ anche ammalati di tristezza, i pensieri e le preoccupazioni però galoppano velocemente, sono quelli che dobbiamo provare a tenere a bada.
Oggi in spiaggia,nella splendida spiaggia di Cefalu’, coriandoli…, “coriandoli a mare”, una sorpresa vedere tanti granellini di carta confondersi con la sabbia e costruire geometrie colorate tra le conchiglie e i ciuffi bianchi della schiuma del mare.
Qualche bambino sparuto si comincia finalmente a vedere in giro, un batman in bici poi in riva al mare non può che farti sorridere e ridare un po’ di allegria rispetto le brutture di questo triste periodo, per non parlare della intramontabile fatina con la bacchetta magica.
Come ne vorremmo tutti possedere qualcuna, di bacchetta magica, coriandoli a mare suona come musica, qualcosa che invita alla speranza, alla leggerezza a cui non siamo più abituati, tutto è diventato pesante, tremendamente pesante, compresa l’aria che siamo costretti a respirare dentro le mascherine.
Le mascherine le abbiamo indossate non per gioco, ma costretti per difenderci dal nemico invisibile, erano brutte e restano brutte, ma per ingannarci abbiamo provato ad usare tessuti colorati pieni di fiorellini e fronzoli vari, abbiamo vissuto un carnevale strano e quello che ci apprestiamo a vivere è solo una ricorrenza, non ha nulla della gioia consueta che ad esso si legava. .
La mente e la vita ci hanno imposto in questo ultimo periodo di sapere gestire gli eventi e i cambiamenti, quanti affanni abbiamo tutti i giorni che fatica la serenità, dice una canzone di Fabio Concato, la serenità è davvero una conquista sempre più ambita.
Cosi proprio perchè siamo in tempo di carnevale, almeno sotto il profilo della ricorrenza possiamo permetterci di raccontarci qualche favola per non morire dentro, la fantasia ci ha sempre aiutato, quest’anno parlare del carnevale suona proprio strano, è stato un lungo periodo di travestimenti. Gli effetti di queste maschere indossate le avremo a lungo termine, ma sin da ora si notano tante difficoltà, cosi come è comprendere le parole dell’altro, l’infastidirsi quando non ci riusciamo , respirare la stessa aria per parecchie ore specialmente per chi lavora.
Nel deserto della sabbia vedere coriandoli è comunque gioia, perchè vuol dire che qualcuno ha calpestato la sabbia e se le impronte sono di bimbi la gioia si duplica, perchè lo sappiamo, i bimbi sono quelli che più di tutti hanno sofferto, quindi ben vengano le mascherine a mare, ben vengano i girotondi distanziati dei bimbi.
Abbiamo tutti bisogno di un po’ di libertà, non abusiamone però. Certo la paura ha creato tanti disagi, viviamo tutti un caos apparentemente calmo, proviamo a recuperare un po’ di normalità, i coriandoli a mare sono un buon segno!.