Società

Giornata della Memoria: asteroide Liliana Segre

Le stelle da sempre hanno guidato gli uomini, che gettando lo sguardo verso la volta celeste, trovavano nelle piccole e flebili lucine bellezza, sogni, leggende, strade, ma anche rifugio nei momenti più duri.
Così come è accaduto a Liliana Segre, nella sua vita segnata di tredicenne deportata dai Nazisti.
Lei stessa racconta nella sua autobiografia “Fino a quando la mia stella brillerà”, scritta con Daniela Palumbo nel 2015, il suo rapporto con le stelle durante quella terribile esperienza che l’ha segnata per sempre:
«Alla fine della giornata, il mio mondo di fantasia, al quale mi aggrappavo per ‘fuggire’ dal campo, era diventato una piccola stella che vedevo nel cielo. Sempre la stessa. L’avevo notata una sera di cielo terso, quando i nostri aguzzini ci davano pochi minuti di tregua. Da quella sera, ogni giorno quando arrivava il buio la cercavo, le parlavo. Ero felice di ritrovarla, significava che un altro giorno era passato».
Quel piccolo astro era diventato importante per la Segre che, scorgendo ogni sera gli rivolgeva i suoi pensieri: «Finché io sarò viva, tu, stellina, continuerai a brillare nel cielo. Stai tranquilla, io non morirò. Io sarò sempre con te».
Dalla sua storia è nata l’idea, da parte dell’Inaf di Trieste, di intitolare a Liliana Segre un corpo celeste, un asteroide.
Non uno a caso, ma un oggetto che porta lo stesso numero che la Segre ha impresso sul suo braccio oltre che nella sua vita.
Si tratta dell’asteroide 75190, appartenente alla Fascia principale situata tra le orbite di Marte e Giove. L’oggetto è stato scoperto nel 1999 e possiede un diametro di 1498 metri e una magnitudine assoluta di 15,8, con un periodo di rivoluzione di 3,74 anni.
Nei giorni scorsi Ewine van Dishoeck, presidente dell’Unione Astronomica Internazionale, ha annunciato la decisione di dedicare l’asteroide alla Segre, denominandolo 75190 SEGRELILIANA, e leggendo la lettera firmata da tutti i membri del comitato esecutivo della Iau ha concluso dicendo che: «Un asteroide è un corpo celeste che riflette la luce della nostra stella, il Sole: ed è quindi un riconoscimento molto appropriato a Lei che riflette la luce di tutti gli innocenti spenti dalla follia umana».
Non sembra davvero necessario aggiungere altro a questa storia di dolore e coraggio. Ricordiamo che Liliana Segre fu catturata a Milano insieme alla sua famiglia e deportata in Polonia il 30 gennaio 1944; fu liberata il 1º maggio 1945.
Il 19 gennaio 2018 Liliana Segre è stata nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, proprio per la sua toccante testimonianza di bambina prigioniera nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

Teresa Molinaro

redazione

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