Italy, Cinque Terre, Manarola, graffiti of via dei Bambini, the walk of bambini

Ci siamo arrabbiati, lamentati, abbiamo urlato, pianto inveito contro tutto e tutti, in questo tremendo periodo di covid, ma ci siamo dimenticati molto spesso, troppo spesso di te, bambino.
Tu piccolo e fragile sei stato privato della libertà del gioco, con i tuoi compagni, sei stato privato della gioia di scendere giù e tirare quella palla in porta che tanta gioia dà a tutti i bimbi, l’inseguire gli aquiloni , vivere in maniera spensierata questo tempo della tenerezza, che dovrebbe appartenenti a trecentosessanta gradi.
Tu caro bimbo di tenerezza in questo periodo ne stai vedendo sempre meno.
Ho voglia di scriverti una lettera a nome di tutti noi adulti:”carissimo bimbo dal nome che comprende tutti i nomi più belli del mondo, di tutta questa triste vicenda della pandemia generata dal covid, tu resti e sei l’unico vero eroe, sei un eroe speciale , anomalo, hai dimostrato a noi adulti nei tuoi silenzi che le cose si possono sopportare senza fare troppo rumore, clamore, mentre gli adulti litigano, e trovano ovunque cavilli per litigare, esternare malessere, tu continui a resistere ad accontentarti di rimanere dentro il quadrato della casa, tu che sei venuto al mondo per girare indisturbato dentro cerchi infiniti di gioia e spensieratezza.
Le strade senza bimbi sono tristi, questo vostro sorriso, questo essere sempre pieni di energia , anche nell’essere monelli è la prova evidente che la vita è fatta di piccoli grandi miracoli, tu ci ricordi il miracolo stesso della vita.
Gli adulti ti hanno dovuto spiegare che se non vogliamo ammalarci dobbiamo rimanere a casa, che dobbiamo indossare delle mascherine, che all’inizio erano bruttissime, ora sono coloratissime ma non sono quelle di carnevale, sono mascherine per difenderci, da questo virus insidioso che saltella maligno da un corpo ad un altro e lo può privare se trova le condizioni favorevoli della cosa più importante che ci sia, la capacità di respirare.
Bravi genitori hanno provato in tutti i modi, a non farti sentire solo e a spiegarti in modo corretto come affrontare questa situazione, altri sono stati meno bravi, la scuola con le maestre ha provato a fare la sua importantissima parte.
Costretti a studiare davanti un video , l’apprendimento ha subito inevitabilmente tanti cambiamenti.
Ho visto di sfuggita i tuoi occhi, un giorno per caso e ti ho visto e sentito piangere , mi hai detto sono stanco, troppi compiti, troppe cose da fare davanti un pc, io ho voglia di giocare e di uscire.
In quel preciso istante ho capito tutto il male che noi adulti ti abbiamo fatto, tutte le volte che non abbiamo rispettato le regole, non ci siamo attenuti scrupolosamente alle disposizioni , favorendo il dilagarsi del contagio, non siamo stati abbastanza attenti, ne a noi stessi, ma soprattutto abbiamo trascurato te bambino che chissà nella tua testolina che idea ti sei fatto di tutto quello che sta capitando.
Siamo stati degli irresponsabili , chiederti scusa non basta, qui dobbiamo svegliare tutti questi adulti addormentati che pensano solo a se stesi e ai loro problemi, pensieri.
Per ogni tua lacrima versata in solitudine ti auguro di afferrare correndo cento , milioni di aquiloni, per ogni tua privazione ti auguro i doni più belli e preziosi, ti auguro di avere imparato quella lezione che noi adulti stentiamo ad imparare, ossia che la libertà non conosce confini, ma che per averla bisogna ricordarsi le regole del gioco, gli adulti non sanno più giocare, sconoscono le regole, se le inventano ed è per questo che sono continuamente produttori di caos.
Bimbo che sei nelle case solo tu, puoi svegliare il bimbo addormentato che è in ogni uomo, solo tu puoi salvarci, sai come? Ti prego guarda in faccia gli adulti, sii specchio, raccontagli che cosi non si comporta bene, digli che nel gioco della vita chi bara, perde sempre, è che se la regola è restare a casa, bisogna rimanere a casa.