Che cos’è questa strana cosa che chiamiamo amore? Che cos’è l’amore? Che difficile domanda, eppure tutti a modo nostro sappiamo dargli una definizione, seppure approssimativa, ma , barcolliamo nel buio se dovessimo approfondire l’argomento, come dice una canzone stendiamo parole al vento, nessuna ci soddisfa mai veramente.

Da sempre poeti, scrittori, artisti hanno provato a dare delle definizioni e su di esse sono state intrecciate forse tra le più belle storie d’amore scritte in tutti i tempi, perchè si sa, l’amore muove tutte le cose, è un pozzo inesauribile di energia, poesia , desiderio.

È quel soffio di vento, direbbe qualcuno,  capace di fare alzare gli aquiloni e portarli su in alto a volteggiare leggeri, donando gioia alla vista degli astanti e a chi deve mantenere l’equilibrio perchè possano farli volare.

Gli aquiloni , come l’amore sono   nati per questo, per volare , per farci entrare in dimensioni altre, renderci leggeri, felici, spensierati, ma al contempo anche sicuri.

L’aquilone ha bisogno che chi lo tenga, sia agile, conosca il vento e i suoi capricci, il polso che lo tiene deve essere fermo perchè l’aquilone non voli via, un gioco di destrezza, ma anche passione .

L’amore infondo è cosi, un gioco di equilibri dove entrano in gioco diverse componenti che vanno dal piacersi fisicamente alla magia sempre più rara dell’incontro delle menti, dei pensieri , dei desideri, degli interessi.

L’attrazione fisica è una componente certamente importante, ma è anche vero che ancora più di questa è  importante  l’incontro dei pensieri, la sintonia del credere e pensare su una stessa linea d’onda, il riuscire pur provenendo da binari differenti a confluire in un unica strada.

L’amore è uno straordinario incontro e scambio di esperienze, non importa da dove si provenga, l’importante è sapersi riconoscere,  senza annullare le differenze, raccontarsi nelle nostre incredibili sfumature, siamo tutti degli arcobaleni sospesi, qualcuno più luminoso, qualcun altro meno, gli eventi, la nostra singola storia ci hanno resi inevitabilmente diversi, permeabili a nuove esperienze o al contrario refrattari a subire modifiche di qualunque genere anche nell’incontro con l’altro.

Ciascuno di noi ha la sua unica storia da raccontare fatta di passi lenti, corse ed inciampi.

Gli altri quando si avvicinano dovrebbero capire che non siamo contenitori vuoti, che occorre attenzione al modo in cui proviamo ad entrare nella vita altrui.

E’ sempre difficile questo incontro, le sfumature per garantirne la riuscita sono tantissime. È difficile incontrarsi nella vita reale, figuriamoci in quella virtuale.

Internet stà diventando una trappola della solitudine, è molto facile finire imbrigliati nella rete delle belle parole, dei bei sorrisi e degli sguardi ammiccanti delle foto, dove tutti sembriamo incredibilmente belli ed affascinanti , poi può subentrare l’incanto delle parole ben dette, quelle che riempiono i silenzi, magari  le coincidenze possono generare strani incantesimi e l’alchimia sembra essere entrata in circuito.

Senti nelle vene una nuova ed interessante adrenalina, come se quella donna o uomo stessero aspaettando te e tu lui o lei, cosi cominciano le abitudii dei saluti, delle confidenze virtuali, qualche volta scambi di foto e carezze di pensieri.

Se già sai che è un gioco, e sei abituato a questo, agisci pensando che infondo tutti sono soltanto un numero, “un giocatore nuovo” con cui giocare, se invece anche nella rete tu sei e resti “vero”, qualcosa comincia a scatenarsi dentro te, non ti bastano le abitudini , emoticon e frasi carine, se senti che è scattato qualcosa hai sempre voglia di più , cominci ad avere fame di abbracci, baci, incontri, che nessun mondo virtuale può annullare. I baci di “carne” sono imbattibili.

Nel chiedere di più l’uno o l’altro è costretto a buttare giù la maschera e a rivelarsi per quello che è, finirai per scoprire che non è un uomo o donna libera, che ha una moglie, un marito, un compagno/a , ed allora ti domandi perchè questa persona che ha una sua vita trascorre tanto tempo al telefono con te? Cosa manca nella sua vita privata per cercare di riempirla con la tua presenza seppure virtuale?Li scopri lo squallore di molte vite di coppia, che appaiono felici all’apparenza, qualcuna ostenta persino la parola Itaca, “tu sei la mia casa, non vivrei senza te” ma in questo. Itaca si celano tutti i viaggi di Ulisse, tutte le donne con cui ha trascorso notti di piacere , è diciamolo pure ha tradito quella povera Penelope che lo stava aspettando e che magari si illudeva che il suo Ulisse fosse disperato e tormentato.

Il mondo è sempre più fatto di Ulisse e di Penelope o al contrario di donne che cercano e uomini che aspettano, o ancora di coppie apparentemente felici che si ritagliano degli spazi specialmente su internet per essere altro da ciò che sono e per provare emozioni che forse non trovano più nelle loro relazioni, in cui si annoiano , ma evidentemente manca qualcosa , questo qualcosa deve farci riflettere su cosa manca nelle relazioni, sul rischio in cui continuano a vivere .

I baci di carne sono insostituibili, dovremmo tutti stare molto attenti a come viviamo la nostra vita, alle scelte che facciamo, alle trappole in cui cadiamo, alle illusioni che pensiamo possano diventare realtà, quando le scopriamo ci sentiremo più soli di prima, quindi attenzione, meglio una solitudine senza illusioni!, attenzione sui social, attenzione a chi incontriamo, attenzione a non cadere nelle trappole, sono pericolosissime, perchè in alcune di esse si ha pure la infausta illusione di essere felici, anche i sentimenti appaiono come onde ora ci sono ora scompaioni.

Dobbiamo ritornare ai baci di carne, quelli veri, quelli in cui senti il sapore della vita e i pezzetti di anima dell’altro.

Un suggerimento interessante da leggere il nuovo libro “supereoi “ di Paolo Genovese, oggi restare insieme per alcuni è come essere supereroi, cosa unisce le anime, che si incrociano sfiorandosi nella vita? Cosa le tiene insieme nel tempo, cos’è un algoritmo o il destino, o ancora qualcosa di cosi forte che possiamo chiamare solo amore, è se è amore, cos’è questo amore? Non c’è mai una reale risposta, se non forse la ricerca di continui equilibri che messi insieme creano percorsi.