Società

Covid-19, farmacie pronte a vaccinare… prima si devono vaccinare i farmacisti

Per accelerare la campagna vaccinale anti-Covid e arrivare alla piena copertura della popolazione il prima
possibile raggiungendo la cosiddetta “immunità di gregge”, occorre, come fatto in Israele e in altri Paesi, che la vaccinazione avvenga non solo presso i presìdi pubblici, ma anche in qualsiasi altro luogo idoneo.
Per questo motivo la legge di Bilancio 2021 riconosce in tal senso il ruolo fondamentale della farmacia e dei farmacisti, quali
operatori sanitari da subito in prima linea rischiando la vita per affrontare l’emergenza a servizio dei cittadini. La legge stabilisce
che i vaccini potranno essere inoculati anche presso le farmacie, con la supervisione di medici, assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato.
I farmacisti, in linea con il loro costante impegno contro la
pandemia, si sono preparati per tempo attraverso la frequenza di corsi
professionalizzanti per la somministrazione dei vaccini e sono pronti,
se autorizzati dal ministro della Salute, all’inoculazione dei vaccini
contribuendo pienamente ad incrementare la campagna vaccinale
anti-Covid grazie alla rete delle 19mila farmacie presenti in Italia.
Ma è necessario, ovviamente, che loro stessi siano vaccinati in via
prioritaria in questa prima fase, alla stessa stregua degli altri
operatori sanitari. Purtroppo in alcune Regioni ciò non è stato
previsto, discriminando i farmacisti rispetto ad altre categorie di
operatori sanitari. Un disallineamento che sta comportando disagi e
rischi a tanti farmacisti quotidianamente esposti al contatto con i
pazienti, al pari degli altri colleghi che vengono invece vaccinati.
Ad esempio, in Sicilia i farmacisti non sono stati ricompresi fra gli
operatori sanitari da vaccinare nella prima fase, mentre lo sono i
medici, gli odontoiatri e il personale amministrativo delle Asp. Ma,
paradossalmente, in alcune province i farmacisti vengono chiamati a
vaccinarsi e, addirittura, all’interno della stessa Asp di Palermo, il
distretto 35 lo ha già fatto e gli altri no.
Roberto Tobia (foto), segretario nazionale di Federfarma e presidente di
Federfarma Palermo, auspica “un urgente intervento della Regione
affinché anche in Sicilia tutti i farmacisti possano essere vaccinati
e le farmacie possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi
della campagna vaccinale. Serve un criterio unico che consenta anche
di razionalizzare ancora di più la distribuzione dei vaccini e di
agevolare le prenotazioni. Ci auguriamo che le autorità competenti
dettino criteri univoci per accelerare i tempi. Solo così, quando a
breve saranno distribuite anche le dosi del vaccino Moderna, sarà
possibile intensificare al massimo la campagna vaccinale nell’Isola”.

Redazione

Recent Posts

Giornata Mondiale della Libertà di stampa

In occasione della Giornata Mondiale della Libertà di stampa il Coordinamento Nazionale dei Docenti della…

34 minuti ago

Al TAPPETO ROSSO – IL TURISMO IN TV si parla di Grandi Eventi

                       Penultima puntata di Tappeto Rosso quella che  in onda  stasera ,venerdì 3 maggio alle ore…

3 ore ago

“Cosimo Cristina e Peppino Impastato, l’impegno e la lezione civile”

“Cosimo Cristina e Peppino Impastato, l’impegno e la lezione civile di quei due giovani cronisti…

15 ore ago

Il CAI di Gorizia ospite del CAI Petralia intersezionale sulle Madonie

Durante questo lungo ponte dal 25 aprile al 1 maggio, si è svolto un appuntamento…

15 ore ago

Fauna Selvatica, Ente Parco Madonie: “I Comuni si dotino di gabbie”

"I Comuni introducano le gabbie per il contrasto alla fauna selvatica".E' l'invito che l'Ente Parco…

15 ore ago

Cisl, inaugurazione sede comunale di Prizzi

Sarà inaugurata domani venerdì 3 maggio alle ore 16 in via Roma, 29, la nuova…

15 ore ago