Ogni fine anno, ed ogni inizio, ciascuno di noi fa un lavoro di resoconto interiore di ciò che ha vissuto, di come è andato il proprio cammino almeno fino a questa data che segna in maniera convenzionale un fine ed un inizio del  tempo, è che è di un valore importantissimo per la nostra esistenza, potremmo viverne senza sicuramente lo stesso, ma come in tutte le cose l’ordine, le regole aiutano .

La vita resta in ogni resoconto un incredibile gioco di equilibrio di forze, alcune dipendono da noi, altre no, come dice una canzone qualche volta nonostante i nostri sforzi dovremmo lasciare tutto al fato ed aspettare che ciò che si deve compiere si compia.

Letto per voi un bellissimo libro di Valerie Perrin “Cambiare l’acqua ai fiori”.

La protagonista del libro,  Violette Toussaint , ricorda per molti aspetti un’altra donna protagonista di un bellissimo libro “l’eleganza del riccio” come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità ed una grande energia, dentro il vestito nero, era un sole.

“Faccio la guardiana di un cimitero, assaporo la vita, la bevo a piccoli sorsi, come un tè al gelsomino con un po’ di miele”cosi’ inizia la presentazione della protagonista nelle prime pagine del libro.

Sin da bambina, non amata, non desiderata, credeva di essere nata morta, già nella pancia della madre e di avere trovato la vita appena la posarono sopra un termosifone, il calore artificiale le diede la nuova vita.

Cresciuta senza affetto di persone care a lei vicine, viene inghiottita, affamata d’amore in una storia con un uomo molto più grande di lei al quale si lega attraverso del sesso ben fatto, ma in una relazione che era priva di tutto. Soprattutto era priva di conversazione, sensuale e aggraziato a letto, appena si metteva in verticale, non era più in grado di essere nulla.

Violette, piano,  piano si sveglia da questo stato di sonno e comincia a capire chi aveva accanto , cosi decide di iniziare a leggere un libro : “le regole della casa del sidro”, le farà compagnia per tanti anni.

Solo dopo averlo riletto tante volte ne comprenderà il significato, vivendo su se stessa le cose lette, in un filo invisibile che lega sempre le cose.

Triste rapporto con i suoceri che la disprezzano, avrà una bimba da lui, l’unica cosa bella della sua vita, sarà questa bimba.

Imparerà ad amarla ed essere madre, si renderà conto che l’uomo che le stà accanto non fa per lei, sopporterà i suoi tradimenti, le sue cattiverie, fin tanto che non accadrà un fatto tristissimo la morte della figlia, quell’evento la trasforma, comincerà a vivere una rabbia silenziosa, anni di parole taciute che urlano pericolose nel corpo nella mente, scoprirà vera la frase di chi ha detto, “più grande è la disgrazia più eroico è il vivere” .

Il destino la porterà da essere guardiana di un passaggio a livello, a guardiana di un cimitero, lo stesso dove la sua bambina sarà seppellita, imparerà a convivere col mondo dei defunti, a conoscere le storie di coloro che arrivano al cimitero e di chi porta loro un fiore, le tombe sono solo pattumiere dirà, le anime sono altrove.

Il marito sparirà, l’abbandonerà e lei continuerà a vivere in questo cimitero, fin tanto che un giorno arriverà un uomo che le cambierà la vita , imparerà comunque che dovrà imparare a prendersi cura di se stessa come dei fiori che innaffia per i morti e si ripeterà un giorno ad alta voce: “nessuno si prenderà cura di me stessa, a parte me stessa”. 

La nuova presenza di questo uomo che avrebbe tanto voluto incontrare prima,  le insegnerà che tutti gli uomini hanno a disposizione le stelle, per alcuni le stelle sono solo piccole luci nella notte, per altri , per chi ama viaggiare sono delle guide, gli incontri fortunati sono stelle che guidano, nei deserti che spesso attraversiamo.

Quando scopriamo la gioia di chi sa comprenderci, accade che quella solitudine in cui eravamo immersi si stacca via da noi come pelle morta e torniamo a vivere e respirare.

Innaffiamoci come fossimo fiori, sempre , ed anche se la lotteria della vita si distribuisce male ogni tanto, ricordiamoci che il destino ha molta più fantasia di noi, non temiamo il cambiamento,  è dietro l’angolo.