Attualità

ArcheoClub Cefalù: un museo archeologico nell’edificio ex sede Enel

Movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali, ente morale riconosciuto, Archeoclub d’Italia Onlus sede di Cefalù, a firma del Presidente Flora Rizzo, ha indirizzato una nota urgente all’Amministrazione Comunale di Cefalù ed alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo sul tema della Destinazione d’uso dell’immobile ex sede Enel di via Discesa Paramuro, a Cefalù.
L’Archeoclub d’Italia della sede di Cefalù ancora una volta – dice la presidente Flora Rizzo – si fa portavoce dell’esigenza irrinunciabile per la città dell’istituzione di un museo archeologico delle nostre prime culture urbane (vedi volume di Amedeo Tullio “Le prime Cefalù. Memoria e immagini”, edizioni Mandralisca). Nel corso del dibattito culturale che negli anni ha riguardato tale esigenza, inteso anche all’individuazione del sito più adatto a tale scopo, l’Associazione Archeoclub d’Italia ha da tempo suggerito e auspicato un interessamento del Comune di Cefalù per l’acquisizione dell’immobile ex sede Enel di via Discesa Paramuro, che – come qui di seguito delineato – sicuramente possiede delle caratteristiche adatte a tale destinazione. Un museo archeologico della città di Cefalù è non solo necessario ma fondamentale per questo territorio, tenuto conto della quantità e peculiarità dei reperti provenienti dagli scavi archeologici degli ultimi cinquant’anni, nonché dei ritrovamenti dei secoli precedenti, che devono poter essere fruiti. A tale scopo – continua Archeoclub – è opportuno considerare che i locali della ex sede Enel di Cefalù sono confinanti con le mura di fortificazione cosiddette “megalitiche” (del V-IV sec. a.C.), e che sorgono a pochi passi dall’antica porta Ossuna, varco d’ingresso al phrourion. Di conseguenza, per tutte le motivazioni di conoscenza e ricerca storica e archeologica del nostro passato, e del bisogno che queste hanno di essere narrate e sperimentate anche didatticamente, chiediamo all’Amministrazione Comunale che l’immobile in oggetto – già in deliberato di essere acquistato dalla stessa per «scopi di interesse pubblico» – venga destinato, con gli adeguamenti e la progettualità necessaria, a Museo Archeologico della città di Cefalù. Questi – conclude – sono per l’Archeoclub d’Italia di Cefalù i più pregnanti tra gli «scopi di interesse pubblico» a cui l’amministrazione comunale di Cefalù deve tendere, anche per sottrarre, come dichiarato ai media, «un immobile di grandi potenzialità strategiche a possibili iniziative speculative».
Archeoclub d’Italia – sede di Cefalù.

Redazione

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