veduta notturna di Petralia Sottana -foto di Mirco Inguaggiato

In arrivo nel Palermitano quasi 4 milioni di euro per lo sviluppo locale di 42 comuni delle aree interne e montane. Le risorse fanno parte dello stanziamento complessivo del governo nazionale da 210 milioni per 3.101 comuni di tutto lo Stivale con l’obiettivo di sostenere le attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori danneggiati dalla crisi causata dal Covid.
“Lo stanziamento parte dai 40.329 mila euro assegnati al comune di Sclafani Bagni per arrivare ai 165.194 mila euro al comune di Prizzi – dice Giuseppe Sciarabba, direttore del Gal Terre Normanne che consorzia 20 comuni della provincia di Palermo in ambito di sviluppo locale – secondo il criterio di ripartizione delle risorse previsto dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 dicembre. Il fondo è triennale, dal 2020 al 2022. Per le annualità successive alla prima, l’erogazione è subordinata al completo utilizzo delle risorse erogate in riferimento alle precedenti annualità”.
I comuni beneficiari delle risorse sono Sclafani Bagni (40.329), Campofelice di Fitalia (42.101), Scillato (46.059), Gratteri (54.862), Blufi (56.221), Santa Cristina Gela (57.639), Cefalà Diana (57.757), Godrano (62.602), Aliminusa (62.631), Campofiorito (64.522), Bompietro (66.442), Ustica (66.915), Roccamena (70.814), Isnello (71.257), San Mauro Castelverde (73.532), Contessa Entellina (77.254), Geraci Siculo (80.798), Giuliana (82.187), Ventimiglia di Sicilia (83.575), Alimena (84.609), Baucina (85.259), Palazzo Adriano (86.441), Giardinello (95.450), Roccapalumba (98.552), Vicari (105.464), Petralia Sottana (107.060), Chiusa Sclafani (108.566), Sciara (110.043), Mezzojuso (111.993), Pollina (114.474), Castronovo di Sicilia (116.365), Petralia Soprana (121.505), Montemaggiore Belsito (121.889), Polizzi Generosa (122.391), Castellana Sicula (124.163), Valledolmo (130.012), Alia (130.632), Ciminna (135.182), Caltavuturo (142.212), Collesano (144.753), Bisacquino (157.573), Prizzi (165.194). 
“È importante che le amministrazioni agiscano in fretta per l’attivazione delle procedure a evidenza pubblica per la raccolta e la selezione delle domande – dice Sciarabba – facendo molta attenzione all’articolo 7 del Decreto che prevede la revoca integrale o parziale del contributo nel caso di mancato o parziale utilizzo, verificato attraverso controlli a campione dell’Agenzia per la coesione territoriale entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento. Sarebbe inoltre auspicabile – conclude Sciarabba – un confronto tra i comuni dello stesso ambito territoriale per consolidare politiche omogenee mirate sulle reali esigenze di sviluppo locale”.