“Ho rivolto a Voi le mie preghiere, perché le Vostre vite non sono asettici numeri di uno squallido bollettino quotidiano. Voi siete i padri, i nonni, gli zii, i fratelli, la nostra memoria, il nostro riferimento, la nostra speranza. Voi avete dato la vita e Voi stessi siete la vita. E che cosa è il Natale, se non la festa della vita?” così scrive in una lettera di augurio il Vescovo Giuseppe agli anziani della Diocesi di Cefalù e agli ospiti delle Rsa.
La pandemia del Coronavirus ha colpito più duramente gli anziani che “hanno pagato il prezzo più alto” colpiti nel corpo e nello spirito, isolati dal mondo e dagli affetti per allontanare il virus.
S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante porta il proprio conforto e la sua preghiera agli anziani ospiti delle strutture del territorio diocesano, a loro l’augurio “che la nascita di Nostro Signore possa essere l’inizio di una nuova fase” e il dono di un panettone, segno di affetto e vicinanza per offrire loro “qualche momento di ‘normalità natalizia’”.
Un Natale “in tono minore” con poco spazio alle esteriorità, che però può diventare occasione per riflettere sul momento attuale e sul dono di un Dio fatto uomo, fatto bambino che ha trasformato l’esistenza di ciascuno.
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