Società

Covid, generi alimentari per i bisognosi al mercato contadino della Cia

I produttori della Cia Sicilia Occidentale in soccorso delle famiglie palermitane in difficoltà, in questo periodo di grave crisi economica generata dalla pandemia. Il 5 dicembre, al mercato del contadino “La spesa in campagna” che si svolge ogni sabato in via dell’Antilope, nel quartiere Bonagia, sarà allestito un banco per la donazione di generi alimentari a chi ha bisogno di un sostegno, in questo delicato periodo: “E’ un semplice gesto di solidarietà che, mettendo in campo un piccolo sforzo, permette di dare una grande mano a chi necessita di un aiuto concreto. Gli agricoltori, in questo difficile 2020, non si sono mai tirati indietro, sono andati avanti con enormi sacrifici e tra mille difficoltà per garantire il cibo in tutte le case. Speriamo che iniziative come la nostra possano essere attuate anche altrove in città”, spiega Luca Basset, direttore della Cia Sicilia Occidentale.

Attualmente, oltre quello di Bonagia, è aperto anche il mercato del contadino, sempre della Cia, di piazza Paulsen (zona corso Calatafimi), mentre domenica 6 dicembre riaprirà i battenti quello di piazza Don Bosco, rimasto chiuso nelle ultime settimane per le restrizioni in vigore.

Vasto e vario il paniere di prodotti (alcuni anche a regime biologico) disponibili nei tre mercati di “filiera corta”, con vendita diretta dei produttori ai consumatori: salumi di suino nero dei Nebrodi, carni provenienti dagli allevamenti madoniti, ortaggi coltivati nelle terre di Cerda e Sciara, pasta prodotta a Corleone, vini di nella Valle dello Jato e dolci tipici tradizionali, come biscotti e pasta di mandorla. Tra i banchi anche miele di Termini Imerese, pluripremiato al concorso nazionale Tre Gocce d’Oro.

Il progetto “La Spesa in Campagna” della Cia intende favorire relazioni dirette tra agricoltori e consumatori; far conoscere la storia di prodotti di qualità, le persone che li hanno realizzati, i campi da cui provengono; garantire prezzi equi correlati solo ai processi produttivi, e non ai passaggi intermedi nella filiera. Le aziende che aderiscono al circuito rispettano regole precise che prevedono tra l’altro la disponibilità a sottoporsi a verifiche, che, secondo i principi del controllo partecipato, sono aperte anche ai rappresentanti delle associazioni dei consumatori.

Redazione

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