Continua incessante l’attività di prevenzione e contrasto dei crimini in materia di
violenza sessuale su minori della Polizia Postale e del Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online C.N.C.P.O., che ha consentito di trarre in arresto con ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura Distrettuale di Palermo, una coppia di Termini Imerese, responsabile in concorso di violenza sessuale e adescamento di minori, nonché divulgazione e detenzione di immagini video di pornografia minorile.

La complessa attività di indagine condotta dalla Polizia Postale di Palermo e Catania, trae origine da una investigazione avviata dalla Polizia Postale di Torino, per divulgazione online di immagini di pornografia minorile che lo scorso 27 agosto aveva portato ad una perquisizione nei confronti di un individuo nella cui disponibilità sono stati rinvenuti diversi dispositivi informatici.

L’impiego di innovativi e sofisticati programmi di ricerca di prove informatiche relative allo scambio di materiale pedopornografico, nella circostanza appositamente utilizzati dalla Polizia Postale di Palermo, ha consentito di trarre in arresto in Termini Imerese una prima volta uno dei due individui, per detenzione di più di 100 mila file di immagini e video a contenuto pedopornografico.

Lo sviluppo delle successive attività investigative, con approfondite analisi del
contenuto dei dispositivi informatici sequestrati, faceva emergere ulteriori
condotte criminose della coppia inerenti anche ad adescamenti online compiuti
dall’indagato con la complicità della donna convivente.

In particolare, alcuni minori residenti a Catania venivano adescati mediante falsi profili social di minori, con lusinghe
ed artifizi finalizzati a scopi sessuali.

In una occasione, due ragazze catanesi di anni 13, dopo essere state adescate tramite due falsi profili di ragazzi coetanei nonché un terzo profilo falso, creato con il nome di una blogger molto nota tra i teenagers, instauravano una relazione a distanza e venivano indotte a compiere ed assistere ad atti sessuali.

Le adolescenti, opportunamente ascoltate dalla Polizia Postale di Catania, su delega del Pubblico Ministero, e con l’ausilio di una psicologa, dopo iniziali e comprensibili reticenze dovute alla vergogna, raccontavano quanto accaduto. Dalle indagini emergeva, altresì, l’adescamento di un terzo minore, un ragazzo di anni 14 anch’egli di Catania.

Gli arrestati, in esecuzione a provvedimento cautelare richiesto dai Pubblici Ministeri del Dipartimento “Fasce deboli” della Procura della Repubblica di Palermo, sono un uomo di anni 42 e la sua convivente di anni 46, residenti a Termini Imerese, che sono stati condotti presso le case circondariali di Palermo e Termini Imerese.