A Petralia Sottana   l’Usca,l’ unità speciale continuità assistenziale per esecuzione tamponi si trova presso l’Ex.Ma (vecchio mattatoio comunale )oggi centro polifunzionale alimentato da energie alternative , mentre presso il vecchio ospedale è stato trasferito il 118 e  il centro vaccinale – infine il dipartimento di Prevenzione è stato allocato  presso la vecchia scuola media- La Rsa  e il  poliambulatorio sono stati trasferiti nel convento dei padri riformati,in pineta,mentre nell’ex casa del fanciullo, accanto la palestra comunale, è stato portato l’ufficio veterinario. Oggi era in programma un secondo screening, a distanza di una settimana, per i cittadini di Petralia Sottana e Soprana,pochi rispetto ai primi, dove comunque non sono risultati positivi.Sono stati effettuati anche dei tamponi molecolari.

Durante la recente visita  dei carabinieri del Nas inviati dal ministero alla Salute,i militari hanno constatato che 40 posti letto Covid  nell’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, di cui 16 occupati, sono tutti attivi,  cosi come i 4 posti letto di terapia intensiva attivi e funzionanti(nel blocco parto),con tre  anestesisti  che pero’  sono destinati al Pronto soccorso delle aree mediche e chirurgiche non-Covid ma pronti ad intervenire  in caso di emergenza di pazienti ricoverati in area Covid. Pochi in realtà ma altri medici potrebbero arrivare da altri ospedali. Ad assistere i pazienti ricoverati,ci sono 20 medici diretti dal dottore Carlo Cottone, 22 infermieri e 38 operatori sociosanitari. 
Tra le note positive rilevate dai Nas, anche l’aspetto dell’umanizzazione delle cure: il reparto che ospita i pazienti Covid19 è stato dotato da parte dell’Asp di tablet per consentire ai ricoverati di mettersi in comunicazione con le proprie famiglie. Un grande aiuto per i ricoverati e anche per i familiari ai quali è vietato l’accesso nei reparti Covid.Per raggiungere i servjzi dislocati in paese il Comune ha messo a disposizione una navetta.