“Un circuito a numero chiuso, costituito da località ritenute “vive”, ovvero capaci di creare “vita” intorno alle proprie bellezze, scelte sulla base degli eventi organizzati, delle idee, dei propri itinerari, delle politiche di sensibilizzazione volte ad accrescere la qualità della vita, l’appeal turistico e quindi l’accoglienza”, come spiegato dal coordinatore del circuito Michele Isgrò.

Il fascino di Isnello è determinato dalla sua posizione favorevole all’interno del territorio del Parco delle Madonie. Isnello è arte, tradizione, cultura e natura. Un piccolo borgo di pietra, sospeso tra cielo e rocce dolomitiche; immerso nel verde ma che punta alle stelle, caratterizzato da un reticolo di strette viuzze e balconi fioriti. Nelle giornate estive è possibile godere di un clima mite, assicurato dai monti che circondano il paese e dalle fresche acque del torrente Hassin che lo attraversa. Tra scorci unici è possibile, ancora, osservare le botteghe artigiane al lavoro e gruppi di donne sedute davanti gli usci delle loro case intente a preparare gustose conserve o a ricamare, proseguendo così la tradizionale arte del “filet” di cui si conservano mirabili esempi nel Museo “Trame di Filo”.

Negli ultimi decenni, Isnello si è contraddistinta anche nell’ambito scientifico grazie al suo Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche “GAL Hassin”, Parco astronomico e polo di ricerca e divulgazione scientifica, che attrae numerosissimi scienziati, Premi Nobel, scolaresche e turisti da tutto il mondo.

L’impianto medievale del centro storico racchiude uno scrigno di tesori. Le pregevoli chiese di Isnello costituiscono un imperdibile itinerario che custodisce stucchi, organi, cantorie lignee di epoca tardo-barocca dall’altissimo valore artistico. Ne sono esempio la Chiesa di San Michele, quella della SS. Annunziata, la Chiesa Madre e la Chiesa di Santa Maria Maggiore la cui scalinata si apre come un anfiteatro naturale sul paese e la sua gola carsica.

Dal cuore del borgo si diparte il sentiero geologico urbano, che conduce anche ai ruderi del Castello di epoca bizantina e che sarà oggetto di importanti opere di riqualificazione e valorizzazione, ormai prossime, che ne potenzieranno la fruibilità attraverso la creazione di punti panoramici, terrazze osservative e agorà per eventi culturali.

In primavera, le rocce della Montagna Grande vengono punteggiate d’oro grazie alla fioritura della “inistredda”, la Ginestra Demarcoi, endemismo unico che arricchisce la biodiversità della flora madonita. In autunno, i viali e i boschi si arricchiscono delle mirabili sfumature del foliage, diventando ideali set per fotoamatori e artisti. Imperdibili i sentieri che consentono di allontanarsi dal centro abitato e che conducono alla riserva di Volpignano, a Piano Zucchi e al Laghetto di Mandria del Conte.

L’illuminazione a basso impatto e l’assenza di inquinamento luminoso rendono il cielo di Isnello unico e ideale per le attività osservative della volta celeste e le stelle e la astrofotografia.

Ricca la tradizione enogastronomica basata su piatti autentici e ingredienti semplici. Le diverse manifestazioni culinarie e culturali, che animano il paese e attraggono diverse centinaia di visitatori in ogni periodo dell’anno, sono anche occasioni di approfondimento per conoscere il territorio e le sue eccellenze e costituiscono delle vere esperienze di comunità dal grande valore aggregativo, rese possibili grazie alla sinergica collaborazione tra Amministrazione Comunale, Pro Loco, Consulta Giovanile, volontari della locale Protezione civile e varie realtà associative.

A causa della pandemia in corso, è stato necessario annullare diversi appuntamenti: la tradizionale “Sagra delle Verdure”(le erbe antiche e spontanee ben si prestano ad arricchire gustose e salutari ricette), la “Sagra della Frittedda” (una gustosa minestra a base di fave, piselli, carciofi e finocchietto selvatico), la “Sagra delle Fave” preparate nelle “quadare” il giorno di San Pietro, “Sapori d’autunno” e le tradizionali processioni del Crocifisso per il primo Maggio, del patrono San Nicola e della “Varicedda”, tutte accompagnate dalle “Frottole”, antiche lodi in dialetto risalti al 1800, cantate dal coro “Anima gentis” e, infine, la “Luminaria” della notte di Natale, un enorme falò che si accende al centro della piazza della Chiesa Madre attorno al quale scaldarsi e intonare le tradizionali nenie, sorseggiando dell’ottimo vin brulè e gustando le “corna”, dolci tipici del periodo natalizio a base di pasta frolla ripieni di composta di fichi e frutta secca.

Il tutto è solo rinviato a tempi migliori che, presto, ritorneranno.

L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Marcello Catanzaro, ha colto immediatamente l’opportunità di aderire al Circuito “Bella Sicilia” nella piena consapevolezza che è soprattutto nei momenti più difficili come questo, caratterizzato dall’emergenza sanitaria da Covid19, che bisogna fare rete e mettere a sistema tutti quegli strumenti di condivisione che possono consentire il rilancio unitario delle Madonie, delle aree interne e dell’Isola intera.

“Isnello ha tutte le potenzialità per diventare una destinazione da inserire nei migliori circuiti turistici nazionali e internazionali e questa Amministrazione sta lavorando alacremente affinché si possa creare un vero e proprio brand 100% Isnello.” – dichiara il Sindaco – “Attraverso un lavoro mirato di pianificazione, programmazione e promozione culturale, scientifica e turistica, stiamo investendo sul nostro futuro. Il momento critico che stiamo vivendo ci sta consentendo di ripensare le nostre abitudini di vita. Piccoli borghi come il nostro possono diventare l’alternativa per sfuggire al caos delle grandi aree metropolitane e sfruttare le opportunità del lavoro agile; non a caso, stiamo investendo nelle infrastrutture digitali. A breve, sarà attiva la connessione fibra su tutto il territorio comunale e il centro storico sarà wi-fi free. Stiamo, inoltre, puntando anche sulle nuove generazioni e sul ripopolamento: la nuova scuola di Isnello vuole essere un modello e un attrattore di sviluppo unico per l’intero comprensorio. Non sarà solo un edificio bello e moderno, ecosostenibile e dotato degli standard per la certificazione Leed, ma un centro di didattica avanzata con aule all’avanguardia, diversi laboratori per tutte le arti, un orto, e soprattutto un “civic center”, vale a dire una vera e propria “Casa della Comunità”, perché noi crediamo che la formazione consapevole dei cittadini passa dalla scuola, dalla cultura e dall’educazione civica. Stiamo arricchendo la dotazione libraria della Biblioteca comunale che vogliamo ampliare aprendo delle postazioni di coworking e diversi sono i progetti, come il book-crossing attraverso le nostre Casette Rosse, per rendere la lettura un’esperienza condivisa. Vogliamo continuare a prestare particolare attenzione all’ecologia, al riciclo consapevole e alla salvaguardia dell’ambiente: siamo un borgo plastic free, sosteniamo la campagna di sensibilizzazione “Raccoglimi. Isnello pulita comincia da te”, pratichiamo il pedibus e grazie alla collaborazione di tutti i cittadini abbiamo raggiunto importanti risultati sul fronte della raccolta differenziata. Infine, grazie al collaudo del telescopio a grande campo WMT e la prossima installazione del Fly Eye Telescope, il nostro Monte Mufara si appresta a diventare una delle più importanti stazioni astronomiche europee per l’individuazione di asteroidi potenzialmente pericolosi e per lo studio dei pianeti extrasolari. Il mio invito, dunque, è quello di venire a Isnello per rimanere affascinati dalle bellezze del suo territorio e lasciarsi accogliere e conquistare dalla autentica semplicità della sua comunità coesa.”

Per maggiori informazioni, consultare https://www.facebook.com/SeeIsnello.