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«Chiudere dalle ore 18,00 le attività dei servizi di ristorazione come bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie significa decretare la morte lenta di migliaia di attività che in questi mesi hanno pagato un prezzo salatissimo ma è ancora più grave che il governo Conte abbia obbligato, dopo il lockdown, queste attività ad adeguare i propri locali al rispetto di regole stringenti per garantire sicurezza e distanziamento con le conseguenti spese per la sanificazione giornaliera e la dotazione di strumenti a salvaguardia dei clienti dal contagio Covid 19».
Esordisce così il consiglio regionale Asnali a sostegno dai propri Associati esasperati dal nuovo Dpcm emanato dal premier Giuseppe Conte in vigore fino al 24 novembre prossimo.
«Fa ancora più rabbia registrare che il governo aveva elaborato un bando a fondo perduto per ristorare queste attività finanziando questa iniziativa con 50 milioni di euro – si legge ancora nella nota Asnali -. Bando annunciato con toni trionfalistici dal Commissario Arcuri a cui si poteva accedere con il “click day”, con l’amara sorpresa dei partecipanti che, solo dopo 15 secondi, hanno potuto registrare, loro malgrado, l’esaurimento dei fondi a disposizione: oltre il danno la beffa. Ci saremmo aspettati il rifinanziamento di questa misura ma purtroppo il Governo Conte passerà alla storia come il governo degli annunci e non della concretezza. Chiudono teatri, cinema, palestre e piscine che oggi sono i luoghi più sicuri dove è assicurato il controllo preventivo prima di accedervi e sono caratterizzati, per il loro utilizzo, da spazi particolarmente ampi. Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, mentre si potrà continuare a giocare al superenalotto nelle tabaccherie in spazi spesso particolarmente angusti – conclude il consiglio regionale Asnali – . Invitiamo il Governo Nazionale a rivedere delle scelte che non hanno nulla di razionale e che rischiano di uccidere definitivamente migliaia di esercizi commerciali. Chiediamo, inoltre, al Governatore Musumeci e all’Assessore alle Attività Produttive, Mimmo Turano, di porre in essere tutti gli adempimenti amministrativi al fine di liquidare i 120 milioni di euro del “Bonus Sicilia” in tempi celeri e di recuperare, contestualmente, ulteriori risorse per allargare la platea dei beneficiari».
Asnali Sicilia in queste ore sta ricevendo centinaia di chiamate dai propri Associati che sono smarriti, frustrati e scoraggiati, ai quali va tutta la vicinanza ed il sostegno del Consiglio Regionale Asnali.
Asnali Regione Sicilia (Associazione Nazionale Autonoma Liberi Imprenditori) si è costituita nei mesi scorsi eleggendo Pietro Alongi Presidente Regionale e Pierpaolo Manitta Vice Presidente. Fanno parte del direttivo Francesco Magistri già Presidente Provinciale Messina, Alessandro Guglielmino già Presidente Provinciale Catania ed i Consiglieri Regionali Salvatore Giorlando e Eugenio Bonaffini.
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