Nel testo della bozza del nuovo Dpcm del Presidente del Consiglio Conte, circolata ieri sera, si prevedeva che “i sindaci dispongano dopo le 21 la chiusura di vie e piazze dove si possono creare assembramenti, fatta salva la possibilità di deflusso e di accesso per chi deve raggiungere esercizi commerciali o abitazioni private” .
Una disposizione che scarica di fatto tutte le responsabilità in merito ad un eventuale “coprifuoco” su determinate aree della città e per determinate attività sui Sindaci e che lascia profonda amarezza.
Come si può pretendere una simile azione dai Sindaci, senza dare loro mezzi e risorse adeguate ?!
Non è possibile continuare a porre tutte le responsabilità su coloro che, da autorità sanitarie locali, fin dal mese di marzo si sono assunti oneri molto gravosi.
Sono subito partite le proteste del Presidente di ANCI contro questa decisione, che i Sindaci giudicano non realizzabile con le sole forze di polizia locale a loro disposizione. Posizione che condivido in pieno.
Nel testo definitivo del Decreto – dopo le proteste – è stato tolto il riferimento esplicito ai Sindaci che c’era nella bozza, citata da Conte in conferenza stampa. Non si dice però a chi competerebbero quelle misure: se ai Sindaci, ai Prefetti, ai Presidenti di Regione, al Comitato Provinciale di controllo . Né con quali mezzi si possano attuare. Si attendono chiarimenti.
L’auspicio è che si lavori in sinergia tra le istituzioni con unità ed univocita’ di intenti e di azione, senza ulteriori aggravi di responsabilità per i Sindaci, che rischiano di diventare il capro espiatorio di tutto e di tutti.
Michela Taravella
Sindaco Campofelice
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