A Ōhaupō, nell’Isola del Nord, in Nuova Zelanda, sorge Tree Church, una chiesa realizzata interamente con piante e alberi vivi, dalle pareti al tetto.

Ci sono voluti quattro anni all’imprenditore locale Barry Cox per costruire la prima Tree Church, la chiesa degli alberi. Una costruzione, che può ospitare fino a 120 invitati, formata da struttura in ferro attorno alla quale sono state piantate cinque specie diverse di alberi, sfruttando le diverse caratteristiche delle piante.

Per le pareti sono stati utilizzati degli arbusti, mentre per il tetto ha scelto piante particolarmente flessibili. La scelta delle latifoglie permetterà il passaggio della luce attraverso il tetto anche in inverno. All’interno, c’è un altare di marmo, un dono della chiesa locale.

Tree Church

La Church Tree è a tutti gli effetti un luogo religioso: non si fuma e non si portano cani, e i visitatori sono pregati ti trattare il luogo con rispetto. È collocata all’interno di un grande parco che contiene anche un labirinto, grandi giardini fioriti e una tensostruttura.

Per quanto sia un luogo religioso però, può passare a volte per attrazione turistica: i bambini devono essere seguiti da un adulto e sul sito si trova un complesso e ben spiegato tariffario recante tutti i prezzi e i contatti per eventuali cerimonie private, shooting fotografici e semplici ingressi.

Non dimentichiamo che anche l’Italia ha la propria cattedrale verde. La prima cattedrale vegetale delle Alpi Orobie è stata inaugurata nel 2010. Voluta dal Parco delle Orobie Bergamasche, insieme ai Comuni di Oltre il Colle, Roncobello e Ardesio e con la partecipazione del Centro di Etica Ambientale di Bergamo, la struttura sorge, circondata da alberi, al centro di una silenziosa radura e si estende per 650 metri quadrati di superficie.

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