Raccontare è fare memoria. La memoria è una culla preziosa che aiuta a non dimenticare, a fare tesoro del bello che c’è stato, a riflettere su quello che invece non ci sarebbe dovuto essere, rispolverarla aiuta sempre a comprendere meglio la storia ed il senso delle cose, ecco perchè è importante ogni tanto andare a scovare, riscoprire luoghi, persone, fatti che custodiscono qualcosa di speciale. Siamo stati a Bagheria, che resta una realtà meravigliosa da conoscere e riscoprire, per le sue meravigliose ville storiche, ricche di fasti e segreti e per una delle storie più antiche della tradizione siciliana che esistono quella delle maestranze dei carretti siciliani. Siamo andati a trovare una delle ultime testimonianza viventi della storia del carretto siciliano e dei suoi decori, lui vanta un cognome prestigioso, Michele Ducato, figlio d’arte, fa parte di una famiglia di illustri pittori di carretti. Entri nella sua bottega e vieni subito rapito dai colori, sembra tutto un’arcobaleno continuo, nelle pareti, negli oggetti, nei fogli da disegno, tra i pennelli e nella tavolozza , poi lo sguardo si gira e trovi un libro : “Conversazioni in Sicilia” di Elio Vittorini, un libro che è tutta la storia di un viaggio, di incontri, di personaggi diversi e sorprendenti, li tra quei colori è perfetto, esso stesso sporco di colore, non è li per caso. La vita di Michele Ducato somiglia tanto a questa idea del viaggio continuo, degli incontri, della scoperta, della ricerca. Persona di grande cultura, e sensibilità umana ed artistica, sin da bambino è cresciuto tra i colori, architetto di talento .

Michele il talento lo aveva già, sin da piccolissimo. Come per giochi invisibili del destino è stato introdotto nel mondo magico dei colori, quelli che trasformano le cose, donandogli luce e vita. Il Maestro , trascorre tante ore in questa piccola bottega, piccola solo fisicamente, perchè in realtà, produce opere meravigliose, che vengono ammirate in tutto il mondo, i suoi disegni hanno affascinato ed incuriosito molti , tra questi ricordiamo i due stilisti Dolce e Gabbana, per i quali ha realizzato e realizza molti lavori su commissione, esportanndo l’arte made in Italy in tutto il mondo. Quest’anno Michele è stato impegnato nel circuito culturale, “ le vie dei tesori”, permettendo ad un pubblico curioso e numeroso di avvicinarsi a questo mondo meraviglioso che è quello della pittura di un oggetto antico come il carretto, ma non solo. Con grandissima umiltà si racconta a chi lo ascolta, felice ed orgoglioso del lavoro che fa in solitudine, generalmente, tranne la compagnia della radio e le fusa di una dolcissima gattina grigia, Gigia, che sembra avere ormai imparato a stare bene attenta ai colori e al lavoro meticoloso del maestro. Il suo, dice, Michele è la parte finale di un lavoro che coinvolge tante persone,maestranze, il falegname che cura la parte del legno, il fabbro che realizza gli elementi del ferro battuto, il pittore che dipinge, non solo per decorare, ma per proteggere il legno. Dovremmo rispolverare la storia e l’uso che del carretto se ne faceva, per non parlare del meraviglioso patrimonio lasciato dai carrettieri e dei loro canti, questo è un mondo magico e l’emozione dentro la bottega è altissima, la senti ovunque. Quando le strade erano inpraticabili, il carretto era il più importante mezzo di trasporto, veniva usato per trasportare la legna, ed altro dai contadini, serviva per raggiungere luoghi lontani. I carrettieri li sopra vi trascorrevano tante ore sotto il sole e il freddo spesso, lontani da casa, si facevano compagnia con i canti, e con le strofe melodiche a cui affidavano le loro emozioni, oggi patrimonio immateriale. Vi consigliamo una passeggiata dentro la storia, una passeggiata nel mondo gentile di Michele Ducato e i suoi colori, le sue mani carezzano gli oggetti e li impreziosisce con la vivacità della vita.Grazie Michele Ducato per la gioia che il tuo racconto ha donato. La foto in copertina è del fotografo Giro Randazzo, che ringraziamo per la gentile concessione.