Attualità

LA POLIZIA SOCCORRE UN BIMBO, CONDUCENDOLO IN OSPEDALE A BORDO DELL’ AUTO DI SERVIZIO

E’ stata una corsa contro il tempo quella ingaggiata dagli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Buonfornello che, nei giorni scorsi, hanno condotto in porto le operazione di “soccorso” di un bimbo di soli tre anni, colpito da improvviso malore.

Il piccolo, figlio di una coppia di turisti di Foligno in visita nella zona orientale della provincia palermitana, aveva accusato dei dolori e per questo i genitori si erano messi in viaggio verso il capoluogo, imboccando la “A19”, diretti verso un ospedale cittadino.

La marcia verso il nosocomio si è arrestata quando la vettura a bordo della quale viaggiava il nucleo familiare, giunta all’altezza di Altavilla Milicia, è stata improvvisamente colpita da un’avaria, che ha gettato nello sconforto i genitori.

Col passare dei minuti e con l’acuirsi dei dolori del bimbo, allo sconforto è subentrata l’angoscia e la paura di non farcela a raggiungere i soccorsi.

E’ stato a quel punto che una vettura della Polizia Stradale, in servizio di pattugliamento sulla “A 19”, si è materializzata lungo il tratto prospiciente lo svincolo di Altavilla Milicia.

Durante le concitate fasi in cui i turisti stavano raccontando cosa fosse accaduto ai poliziotti, il bambino ha perso conoscenza ed è stato quello il momento in cui gli agenti hanno realizzato di non poter perdere ulteriore tempo.

Gli agenti hanno preso in braccio il bimbo e lo hanno adagiato nell’abitacolo della vettura di servizio; anche la mamma è stata fatta accomodare sul mezzo con cui si è partiti alla volta dell’Ospedale dei Bambini.

Durante il tragitto, i poliziotti hanno chiesto ed ottenuto, attraverso la sala operativa, che la struttura ospedaliera fosse allertata in relazione all’imminente arrivo del piccolo, che sarebbe giunto a destinazione nel giro di alcuni minuti.

In ospedale sono state praticate cure che hanno consentito di fare riprendere il bimbo, ormai considerato fuori pericolo. La mamma, emozionata e provata dalla successione degli eventi, si è lasciata andare in un pianto liberatorio.

Per gli agenti, invece, la soddisfazione legata alla consapevolezza di avere adempiuto ad un compito d’istituto ha raggiunto la pienezza dell’appagamento, alla luce di una  lettera di ringraziamento, carica di emozioni ed inviata dalla famiglia del piccolo alla Polizia di Stato ed, in particolare, alla notizia che, dal giorno degli eventi, il bimbo non smette di parlare con entusiasmo della “sirena della Polizia”.

redazione

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