Attualità

Cefalu’, dieci operai in ospedale per intossicazione

Dieci operai che lavorano nel cantiere del raddoppio ferroviario di Cefalu’ ,dopo aver mangiato nella mensa hanno accusato dei forti dolori addominali che li hanno indotto a rivolgersi al pronto soccorso del nosocomio della città normanna.Si presume siano stati intossicati da botulino.Tre di loro in condizioni più serie sono stati trasferiti al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cimino di Termini Imerese. I medici hanno tempestivamente richiesto, tramite il Centro antiveleni di Pavia, l’antidoto per l’avvelenamento che è stato trovato in un ospedale di Catania. I campioni di sangue, prelevati dai primi pazienti giunti al pronto soccorso, sono stati inviati, nel pomeriggio, a Roma all’Istituto Superiore di Sanità per la ricerca della sostanza tossica e la conferma della diagnosi. (ANSA).

Raddoppio ferroviario, 14 operai ricoverati, altri 8 in attesa di visita.  Allarme dei sindacati: “Siamo vicini ai lavoratori e alle famiglie. Chiediamo subito all’Asp e ai Nas tutti i controlli per accertare le responsabilità”.

– “Solidarietà ai lavoratori e alle famiglie che in questo momento stano vivendo  momenti di altissima tensione”. Ad esprimerla sono i segretari generali di Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e Feneal Uil Tirrenica Messina  Pasquale De Vardo, che manifestano tutta la loro preoccupazione per la sospetta intossicazione da botulino che sta continuando a colpire un alto numero di operai della Toto Costruzioni Generali  impegnati nel lavori del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono, sulla Palermo-Messina.
  Sono più di un centinaio i lavoratori edili del cantiere che ieri hanno pranzato insieme all’interno del campo base allestito presso lo svincolo di Castelbuono. Un’insalata con tonno pomodoro e mozzarella per tutti. I primi a stare male nel pomeriggio di ieri sono stati portati in ambulanza al pronto soccorso.   “Fino a questo momento sono  14 gli operai ricoverati, di cui tre, i più gravi, al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cimino  di Termini Imerese. E’ stato somministrato già l’antidoto e le condizioni  sono stazionarie – dicono Ceraulo, Danese e De Vardo –  Gli altri 11 sono ricoverati  all’ospedale Giglio di  Cefalù e sempre a Cefalù ci sono altri 8 operai in attesa di visita. Le organizzazioni sindacali degli edili sono fortemente preoccupate per quanto è  accaduto. Già  viviamo in una condizione particolare  legata all’emergenza sanitaria e questo episodio ci mette ancora di più in allarme: non possiamo accettare che un operaio possa rischiare la propria vita solo per aver usufruito di un pasto durante l’attività lavorativa, che dovrebbe essere adeguato e sano”.
     Fillea, Filca e Feneal hanno immediatamente chiesto alla società Toto Costruzioni di avviare tutti i protocolli di sicurezza previsti. “Chiediamo che immediatamente l’azienda sanitaria e i Nas attivino le procedure di controllo e  verifica, per noi fondamentali per individuare i responsabili all’interno della catena distributiva del cibo risultato avariato – aggiungono Ceraulo, Danese e De Vardo –  Siamo in contatto con  la società, sappiamo  che ha già coinvolto il proprio medico competente presso le due strutture sanitarie dove gli operai sono ricoverati e siamo in attesa del responso da parte dei medici che stanno seguendo i casi, sperando nel miglioramento delle condizioni di tutti,  soprattutto dei tre operai ricoverati in terapia intensiva”.
  Per manifestare la loro  vicinanza, i tre segretari degli edili si recheranno oggi presso gli ospedali degli operai ricoverati, che hanno dai 30 ai 50 anni di età. “Ci auguriamo che il numero degli intossicati  non continui a salire – proseguono Ceraulo, Danese e De Vardo – I lavoratori in questo momento impegnati nel raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono superano le 110 unità. L’impresa è di Chieti, molti vengono da fuori. Abbiamo predisposto una richiesta di incontro con il Rup e l’azienda al fine di capire le operazioni che l’azienda intende avviare sulle forniture dei pasti, affidati per ora a una ditta esterna in attesa  dell’attivazione, prevista per fine ottobre, di una cucina attrezzata per la  mensa aziendale”.

redazione

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