Si è svolto nelle giornate del 4 e del 5 settembre l’evento GAL Hassin 2020. Presenti a Isnello i grandi nomi dell’Astrofisica nazionale e internazionale, come ogni anno.

Grandi emozioni e una eccellente e affascinante relazione del Prof. Michel Mayor, Premio Nobel per la Fisica 2019: “La pluralità di mondi nel Cosmo: un sogno dell’antichità, una moderna realtà dell’Astrofisica”.

Questo l’argomento di cui ha parlato Mayor che, nel 1995 ha scoperto il primo pianeta extrasolare, 51 Pegasi b, nella costellazione del Pegaso, “aprendo una nuova linea di ricerca che ha rivoluzionato il nostro modo di vedere il pianeta Terra e il Sistema Solare, con straordinarie implicazioni scientifiche e ricadute antropologiche”. Questa la motivazione del Premio, consegnato dal Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Nicolò D’Amico. Negli ultimi 25 anni sono stati scoperti più di 4200 esopianeti. Oggi la ricerca è rivolta a comprendere se alcuni di questi pianeti sono potenzialmente abitabili, studiandone la densità e la composizione atmosferica.

Presenti al GAL Hassin Agenzia Spaziale Europea (ESA), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), INAF e le industrie: OHB Italia, che ha realizzato il telescopio FLYEYE NEOSTED dell’ESA che verrà collocato anch’esso su Monte Mufara; EIE Group, che realizzerà la struttura che ospiterà il NEOSTED; Officina Stellare che ha realizzato il Wide-field Mufara Telescope (WMT) del GAL Hassin, in altre parole il gotha dell’astronomia e della tecnologia italiana ed europea. E tanti, tantissimi astrofisici, ricercatori e appassionati alla cultura. E tanto pubblico attento e commosso nel ricordo di Corrado Lamberti e di Totuccio Grisanti, due grandi e due grandi amici del GAL Hassin, venuti a mancare di recente. E, poi, la suggestione nelle esecuzioni al pianoforte di Alessandra Macellaro La Franca.

“Il GAL Hassin era una follia, all’inizio, il sogno di due folli, inseguito con tenacia e passione per anni e anni e che si è realizzato” ha detto nel suo discorso il Presidente della Fondazione GAL Hassin Giuseppe Mogavero. “Abbiamo voluto fare una operazione di conoscenza e di cultura. Convinti di quanto ce ne sia bisogno e di quanto forte sia la domanda di cultura, convinti di quanto l’ignoranza sia la notte della mente. Era un’idea assurda. E tale doveva essere perché si potesse portare a compimento. Abbiamo creduto nell’utopia, che è il veicolo delle idee migliori”. 

L’altro geniale folle è Mario Di Martino, astronomo dell’Osservatorio Astrofisico di Torino, la mente scientifica del GAL Hassin che oggi è una incredibile, eccellente realtà nella nostra bellissima ma difficile Regione Sicilia, una utopia che si è realizzata.

Ha citato Bertrand Russel il prof. Ettore Cittadini, presente all’evento e visibilmente emozionato (il dottor Mogavero è stato suo allievo): “l’incosciente non sapeva che era impossibile, perciò ha fatto”; e Oscar Wilde: “in molti casi il progresso è solamente la realizzazione di un’utopia”.

Perfettamente in accordo con il discorso del Presidente: perfetta sintonia. E non si erano parlati prima.